Arte e dintorni
Ferrara. “A passo lento” 
Inaugurazione sabato 28, Casa di Ludovico Ariosto
24 Settembre 2013
 

A passo lento

Parole e Immagini lungo la Via Emilia,
giù per la valle
dove il fotografo Matteo Sauli
incontra il poeta
Daniele Serafini
e lo scrittore
Vittorio Ferorelli
 
In definitiva due progetti di mostra fotografica uniti dai paesaggi emiliano-romagnoli ritratti da Matteo Sauli, che in parte accompagna gli scorci intravisti a occhi socchiusi durante la lettura di Quando eravamo re, suite poetica in dodici movimenti di Daniele Serafini, e in parte cammina sul bordo della via Emilia ascoltando la voce narrante di Vittorio Ferorelli.
La cornice è quella della casa di Ludovico Ariosto a Ferrara (via L. Ariosto, 67)
L’appuntamento è sabato 28 settembre, alle ore 18, ma i ritardatari possono visitarla fino al 1° dicembre, con gli orari e le modalità dell'allegato invito.
 
 
I protagonisti:
Matteo Sauli, nato nel 1982, si è formato affiancando fotografi professionisti come Daniele Casadio ed Ettore Malanca e frequentando l’Accademia di belle arti. Dal 2004, anno della sua prima esposizione, ha realizzato diversi progetti fotografici, tra cui quello sulla Strada Romea (“SS309”), quello sul backstage della mostra sul pittore rinascimentale Garofalo al Castello Estense di Ferrara, e la campagna di rilevamento “Ritornando in Appennino”. Per questi ultimi due progetti ha collaborato con l’Istituto per i beni culturali della Regione Emilia-Romagna, che nel 2008 ha dedicato alle sue immagini un fascicolo della rivista IBC. Nel 2011 la Fondazione FORMA per la fotografia gli ha assegnato il primo premio nel concorso “Eccezionalità dell’ordinario” in memoria dello scrittore Giuseppe Pontiggia.
Daniele Serafini, nato ad Alfonsine (Ravenna) da una famiglia di origine veneta, è poeta, narratore e traduttore di poesia. A lungo redattore delle riviste Tratti e Origini, di cui ha curato le collaborazioni dall’estero, attualmente collaboratore della rivista ALI, per la casa editrice Mobydick ha pubblicato cinque raccolte poetiche: Paesaggio celtico, (1993), finalista al “Premio Diego Valeri”; Luce di confine, (1994); Eterno chiama il mare, (1997), segnalazione di merito al "Premio Internazionale Eugenio Montale" edizione 1998; Dopo l’amore, (2004); Quando eravamo re (2012), segnalazione al Premio Internazionale “Città di Marineo (PA)”; il romanzo Café Hawelka  (1995) ed il racconto breve “Il Maggiore Harris” (1996). È presente in alcune antologie, tra le quali si segnala in particolare: Alberto Bertoni, Trent’anni di Novecento. Libri italiani di poesia e dintorni (1971-2000), Book Editore, 2004. Sue liriche sono state tradotte e pubblicate in vari paesi europei. Vive e lavora a Lugo, dove dirige il museo Francesco Baracca.
Vittorio Ferorelli, giornalista e scrittore, nato nel 1971, lavora all’Istituto per i beni culturali della Regione Emilia-Romagna dal 1997. Caporedattore della rivista IBC. Informazioni, commenti, inchieste sui beni culturali, ha contribuito alla cura di quattro volumi, passando dalla cinematografia (Federico Fellini autore di testi. Dal Marc’Aurelio a Luci del varietà) alla museografia (La coda della gatta. Scritti di Ettore Guatelli: il suo museo, i suoi racconti), da una silloge di articoli giornalistici (Ma questa è un’altra storia. Voci, vicende e territori della cultura in Emilia-Romagna) a una raccolta di interviste (Una parola dopo l’altra. Interviste e conversazioni sulle pagine di “IBC”). Nel 2010 ha vinto il premio “Navile - Città di Bologna” per la narrativa illustrata con Il vicino, un racconto illustrato dalle fotografie di Marco Pizzoli.

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