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Walter D'Angelo, sei volte lo Stretto di Messina
24 Agosto 2013
 

Una nuova impresa per il nuotatore delle lunghe distanze, il maratoneta delle acque Walter D'Angelo, 49 anni di pieno entusiasmo, sacra passione e intelligente pianificazione. Giovedì 29 agosto con partenza alle ore 8 da Torre Faro, Messina, D'Angelo sfiderà le acque dello Stretto. Invero sfidare non è il verbo giusto in quanto molto rispettoso è l'approccio che l'atleta dell'hinterland milanese (Pieve Emanuele) ha sempre avuto nei confronti dell'elemento equoreo o, semplicemente, acqueo. Che fosse lago o mare od oceano mai il nostro sportivo è andato scriteriatamente contro i limiti, anche se inevitabilmente in tali situazioni i limiti personali si sondano, né in alcun modo ha trattato con superficialità o superiorità l'ambiente liquido in cui andava a immergersi e che avrebbe solcato a potenti e piane bracciate. Per sei volte D'Angelo proverà la traversata: fra Sicilia e Calabria, fra Calabria e Sicilia, e così ancora e ancora.

Inizialmente autodidatta e in seguito agonista (buonissimi i risultati conseguiti nella rana), la piscina con tutta evidenza non gli bastava attraendolo il gran fondo e l'infinità e suggestione degli spazi naturali che esso rappresentava. Ed ecco la traversata del Lago Maggiore, dalla nazione rossocrociata al Bel Paese: 30 km percorsi in 10 ore, da Ascona a Caldè. Due anni dopo l'asticella si alza: obiettivo, questa volta, la traversata in solitaria della Manica, ma... «Dopo estenuanti allenamenti e una permanenza di due settimane in Inghilterra, l'associazione Channel Swimming Association, con sede a Dover, mi ha posto il veto a causa delle cattive condizioni atmosferiche».

Incassata la delusione e non pago, Walter torna alle rive nostrane e la scelta cade sul fascinoso e carico di ricordi mitologici Stretto di Messina: il 5 settembre 2008 completa la doppia traversata, andata e ritorno, dello Stretto nel tempo di 1 h 56'.

E gli orizzonti tornano ad ampliarsi. La Manica è pur sempre stretta, l'oceano un richiamo irresistibile. Il 9 settembre 2011 la staffetta tutta italiana composta da Walter D'Angelo, Clemente Manzo, Daniele Salamone e Alessandro Orlandi, gli Italian Dolphins, porta a termine con successo la traversata del Canale (The Channel) nel tempo di 12 h 39'. «Siamo stati la prima staffetta italiana a riuscire nell'impresa» racconta ancora coi brividi Walter. «Un'impresa sofferta perché le condizioni atmosferiche e del mare erano ai limiti, l'acqua a 16° (quella esterna a 17°) e il mare mosso. Ci siamo alternati ogni ora dandoci il cambio secondo l'ordine prestabilito, senza possibilità di sostituzioni, così come prevedeva il regolamento. Ho avuto l'onore di inaugurare la staffetta e di concluderla approdando sulla costa francese. Un'emozione immensa».

Infine, nel presente, la sestupla traversata... «Uno sforzo non da poco – sono previste circa otto ore di nuotata – in un'area caratterizzata da un intenso traffico navale, fra correnti (anche opposte) di notevole entità, poiché qui si incontrano due mari, Ionio e Tirreno. Non è facile per un nuotatore l'interpretazione dello Stretto di Messina». Da non sottovalutare il rischio dell'incontro con le meduse, gelatinose mine vaganti. E, poi, giacché i sogni sono il sale dei faticatori del gran fondo... «Mi piacerebbe organizzare la doppia traversata, andata e ritorno, del Canale della Manica. The Channel è il mio chiodo fisso!»

 

Alberto Figliolia


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