Arte e dintorni
Rifrazione dal Caravaggio nella pittura di Tresoldi 
La 'tradizionale' mostra di Teglio, 11-18 agosto 2013
08 Agosto 2013
 

      Un'identità artistica forte, espressa in un tratto riconoscibilissimo, che attraversa i soggetti e li fa propri, in un inevitabile gioco di fedeltà e tradimento dell'originale, che interpella lo sguardo di chi non rinuncia a cercare l'individuazione in questo caso dai luoghi, prima di abbandonarsi alla suggestione delle luci e dei colori.

Lorena Pini

 

 

Esponendo nel corso degli anni passati le sue opere a Teglio con lodevoli riscontri positivi, in collaborazione con la Parrocchia di S. Eufemia Francesco Tresoldi (foto) allestirà anche quest’anno presso la chiesa di San Lorenzo (11–18 agosto), una personale di circa trenta opere.

Francesco Tresoldi in questa mostra ripercorre i momenti più significativi del suo cammino artistico iniziato con la prima personale nel 1969. Dal primo periodo degli “azzurri”, ritenuto dallo stesso Tresoldi il più importante per la sua evoluzione artistica, la mostra presenta opere ricercate in una metamorfosi di colori. Tecnica a dir poco personale per una mediazione coloristica rivolta senza eccezione alla ricerca della luce nel soggetto, sia paesaggistico che di vita quotidiana, strada intrapresa da Tresoldi da oltre quarant’anni. La sua naturale inclinazione per tutto ciò che riguardasse l'arte e il misterioso potere del segno e del colore, lo ha portato a frequentare con lusinghieri risultati la Scuola degli Artefici di Brera a Milano e raggiungere notevoli risultati nella sue attività professionale come pittore con mostre a Parigi, New York, Providence, Bruxelles, Monaco di Baviera e Budapest, oltre che in diverse città italiane. Approdato negli anni settanta a Teglio in una mostra promossa dal Centro Tellino di Cultura, a contatto con la Prof. Mazzoni e il Prof. Garbellini, si è spesso accostato alla conoscenza di quell’arte valtellinese, che nel XVI secolo fu patria, seppur adottiva, del pittore suo conterraneo Fermo Stella che nella chiesa di San Lorenzo ebbe a realizzare una grande Crocefissione. Oltre a quest’opera che può essere considerata il suo capolavoro in terra di Valtellina, lo Stella si è trovato spesso a lavorare in chiese e paesi dell’alta valle. «Habitator Sondali» per un periodo di tempo, come dice un documento ritrovato nell’archivio parrocchiale di Sondalo, sue testimonianze artistiche, seppur in qualche caso deteriorate, si possono ammirare oltre che a Sondalo, a Mazzo, a Ponte in Valtellina, Poggiridenti, Spriana, Torre di S. Maria e altre in certi casi ancora in fase di attribuzione. Per Tresoldi, come lui stesso ci ha detto, «esporre nella chiesa di san Lorenzo, accostato alla splendida Crocefissione di un pittore mio conterraneo, seppur cinquecentesco al quale ho dedicato negli anni anche parecchi dei miei studi, non può che rendermi particolare soddisfazione».

Collaborando con alcuni quotidiani per tutto ciò che riguarda l'arte in genere e continuando nei suoi studi d’archivio, una sua ricerca biografica sulla vita di Michelangelo Merisi apprezzata da molti studiosi e recensita da numerosi quotidiani e riviste specializzate, ha trovato compimento nel 2006 nella pubblicazione del libro Caravaggio, ipotesi e realtà edito dalla Grafica&Arte di Bergamo.

 

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