Diario di bordo
Cina. Mecacci: Italia ed Europa raccolgano appello di Wei Jingsheng all’Onu contro la sospensione dell’embargo sulle armi verso la Cina
28 Settembre 2006
 
«È essenziale che il Governo Italiano e l’Unione Europea» ha dichiarato martedì 26 settembre Matteo Mecacci, Rappresentante all’ONU del Partito Radicale Transnazionale e membro della Direzione della Rosa nel Pugno «raccolgano l’appello lanciato oggi da Wei Jingsheng, dissidente politico cinese e membro del Partito Radicale Transnazionale, durante la sessione del Consiglio sui Diritti Umani a Ginevra, contro la sospensione dell’embargo sulle armi nei confronti del regime cinese».
 
«Wei Jingsheng, durante un briefing organizzato ai margini della sessione del Consiglio sui Diritti Umani per analizzare la situazione del rispetto dei diritti umani in Cina, ha infatti sottolineato come la decisione da parte dell’Unione Europea di togliere l’embargo, avrebbe l’effetto di rafforzare la parte più intransigente ed autoritaria all’interno del Partito Comunista Cinese, e di incoraggiarlo a continuare la pianificazione della guerra contro Taiwan; un conflitto, quello contro Taiwan destinato a coinvolgere gli Stati Uniti, ma anche la stessa Unione Europea e destinato a destabilizzare il continente asiatico».
 
«Dopo la reiterazione da parte del Governo Prodi della posizione italiana, già espressa dal Governo Berlusconi, a favore della sospensione dell’embargo delle armi», ha concluso l’esponente radicale, «è essenziale che il Parlamento italiano organizzi al più presto un’audizione con la presenza dei più importanti dissidenti politici cinesi, e adotti una risoluzione per opporsi a questi decisione del Governo».
 
(da Notizie radicali, 27 settembre 2006)

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