Prodotti e confezioni [08-20]
Vetrina – In libreria/ Maria Lanciotti. Flash
15 Luglio 2013
 

Flash*

 

 

Stazione Termini

 

Ti siedi e vedi passare

Il mondo.

 

Ti alzi e segui la scia

Delle formiche.

 

 

Luce

 

Lui cieco

(il sole sta per calare)

Lei lo conduce

Per mano:

(“ti ricordi i colori?”)

E lui annuisce

Illuminato di gioia.

 

 

Fisarmonica

 

Abbraccia la fisarmonica

Chiamandola ‘Vecchia’

E col naylon la copre

(piove piano)

E palpa i tasti

Con le dita sensuali.

 

 

Todis

 

Esce dal Todis

Con i due figli

Attaccati alle gonne

Il carrello rubato

Con un sacchetto di patate

E un pane imbustato.

E i bambini che non vogliono camminare

E fanno finta di piangere.

 

 

Parking

 

Gusta il capotreno la Camel

Dopo il caffè del pranzo

E butta la cicca fra i binari.

L’impresa delle pulizie

Dispone i suoi addetti

Come portaferiti dopo la battaglia.

La donna col filo di perle

Sul collo magro

Rugoso

Legge le news

Scuotendo il capo.

Il maltese

Nel cappottino di lana pregiata

Attende paziente

Chi lo tiri al guinzaglio

Fuori dal bar

Provvisto di Cane Parking.

 

 

Stupefacenti

 

Serpente del grano

A guardia degli stupefacenti

Nascosti nel bagagliaio

D’un’auto rubata.

 

 

Cosmesi

 

Ladra di cosmetici

Scoperta al supermercato

Tenta la fuga

Ma non lascia la sua

Scatolina di cipria.

 

 

Ripieghi

 

Gallinelle nane

Ornamentali

Vendesi a coppia

Per rallegrare

Con i loro colori

Stanze senza calore.

 

 

Nemmeno un orsetto lavatore

 

Un giorno d’estate

Uguale a tanti

Tante cose da fare

Da pensare

Conti che non tornano

E un figlio si dimentica

Parcheggiato in una via

Dentro lamiere infuocate.

Nemmeno un orsetto lavatore

Per conforto

Mentre muore.

 

 

Alisiman

 

Alisiman

Vende corni e bracciali

Sulle spiagge laziali.

Lui viene dal Sudan

Villaggio Khartum.

Aveva un fratello

Che è stato impiccato

E un altro è morto

Col padre e la madre

Sotto le bombe

Sganciate da un charter.

Odora Alisiman

Di acqua stagnante

E foresta bruciata.

Da tanto tempo viaggia:

Turchia Lampedusa Foggia

Roma

La spiaggia

Dorme e mangia alla Caritas.

Odora Alisiman di belva affamata.

 

 

Dris

 

Dorme a un passo

Dal canale

Che evapora miasmi.

Qui non arriva la ressa

Dei bagnanti.

Stringe in una mano

I sandali di gomma

E con l’altra il laccio

Che lega la sua merce.

È quasi mezzogiorno

Il sole cade a piombo

Sulla testa riversa.

Mi vede e mi sorride

Si chiama Dris

E viene dal Marocco.

Rispecchiano i suoi occhi

Le palme rosa

E le moschee dell’Islam.

 

 

Casi

 

Ho conosciuto un ragazzino

Nato gentile.

Educato a pugni e insulti

È rimasto gentile.

Adesso lavora da sarta

E compone per hobby

Mazzi di fiori

Curando i toni dei colori.

Il padre lo frusta

Ogni volta che torna a casa.

 

 

Doppio legame

 

Pensando al colore

Del suo matrimonio

Patrizio dice

Rosso Tabasco.

 

Pensando al colore

Degli occhi della madre

Patrizio dice

Nero melano.

 

Patrizio è in terapia

Per ansia depressiva

Che genera impotenza.

 

 

Spalla a spalla

(Firenze aprile 2011)

 

Spalla a spalla

Seduti in piazza

Santa Maria Novella

Ad applaudire

L’artista di strada

E il mimo che mangia un finto gelato.

“La canzone del sole”

(pochi accordi)

Accende coralità nei vicoli.

Passeri becchettano fra le gambe

Di ragazzi abbracciati nel prato

Bambini inseguono il carretto dei palloncini.

Suona la campana

Della torre.

Una nuvola strizza

Poche lacrime

E riprende a viaggiare.

 

 

Taxi

 

Sguardo asiatico

Pelle di cera.

‘Dove stare taxi?’

E s’avvia trascinando bagagli

E piedi stanchi.

 

 

Maria Lanciotti

* “Flash” è una sezione della raccolta poetica E dirti ancora, Ibiskos Editrice Risolo, 2012


TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - R.O.C. N. 7205 I. 5510 - ISSN 1124-1276