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Premi e concorsi/ Maria Lanciotti. La poesia in dialetto è viva e vegeta, almeno sulla carta 
Premio ‘Scarpellino’ alla terza edizione. Cerimonia di premiazione nel ricordo di Achille Serrao
24 Giugno 2013
 

Si è svolta domenica 16 giugno a Roma, al Teatro Biblioteca Quarticciolo, la cerimonia di premiazione del concorso di poesia nei dialetti del Lazio “Vincenzo Scarpellino” giunto alla terza edizione. Un’edizione speciale, dedicata alla memoria del poeta Achille Serrao, ideatore del Premio e presidente della Giuria fino alla sua scomparsa nello scorso ottobre.

Si apre la serata con un tenero filmato di Serrao che canta “Era de maggio”, cui segue la presentazione della sua ultima raccolta poetica – pubblicata postuma – La soglia (Edizioni Cofine, 2013), a cura dello scrittore e critico letterario Nicola Fiorentino. Una disamina attenta e scrupolosa, che getta le basi per un approfondito lavoro di rilettura critica dell’opera del grande poeta. A coronamento una suggestiva lettura quadrilingue di alcuni brani tratti da La soglia, in italiano, inglese, spagnolo e napoletano. Intermezzo musicale dei Cori Riuniti Accordi e note e Polifonico SIAE magistralmente diretti dal M° Paula Gallardo, e sale sul palco Giorgio Grillo, presidente dell’associazione culturale L’Incontro e membro di Giuria, chiamato dal poeta Leone Antenone, in veste di conduttore della manifestazione. Rifacendo il percorso del Premio, Grillo, sollecitato dalle domande del presentatore, ricorda quanto sia stata importante per la sua crescita l’adesione dell’UNPLI Lazio (Unione Nazionale delle Pro Loco d’Italia) rappresentata da Rossano Tantari, presidente provinciale di Roma.

Segue un altro momento toccante, con la consegna di attestati di riconoscimento riservati dagli organizzatori a due figure esemplari, l’ex consigliera Cecilia Fannunza e l’ex assessore alla Cultura Leonardo Galli, entrambi commossi e commoventi, che tanto si sono spesi durante il loro mandato per il successo dell’iniziativa. Sarebbe bello se le istituzioni viaggiassero sempre così a braccetto con la cittadinanza, creando fermenti altamente positivi specialmente nelle periferie dove la Cultura viene purtroppo relegata agli ultimi posti nella valutazione dei servizi essenziali.

Si entra nel vivo della premiazione, con i sette poeti finalisti che leggono una delle loro opere presentate al concorso – nei dialetti di Allumiere, Subiaco, Civitavecchia, Magliano Romano e in romanesco – ricevendo un attestato e libri offerti dall’UNPLI e dalle Edizioni Cofine. Applauditissima la lettura della poetessa in erba Vittoria Tocca (foto), in dialetto sublacense, vincitrice del concorso di poesia “Achille Pannunzi” indetto dalla figlia del poeta, Gioia.

Ancora un gradevolissimo stacco musicale dei Cori Riuniti (foto in allegato), e si passa alla premiazione dei tre vincitori. Terzo classificato Vittorio Perin in dialetto di Palestrina, secondo classificato Alessandro Valentini in romanesco e il vincitore assoluto Claudio Porena, anche lui in dialetto romanesco. Per i primi tre classificati è stato letto il giudizio espresso dalla giuria, dallo stesso presidente Cosma Siani, che ha anche consegnato loro pregevoli piatti in porcellana. Poi tutti al ricco buffet, a degustare pizze di vari gusti e vini eccellenti gentilmente offerti dai ristoratori locali.

E subito si riparte per un nuovo obiettivo, il Premio Nazionale “Salva la tua lingua locale” alla prima edizione, organizzato dall’UNPLI e Legautonomie Lazio, in collaborazione con il Centro di Documentazione per la poesia dialettale ‘Vincenzo Scarpellino’ e il Centro Internazionale Eugenio Montale.

 

Info: www.poetidelparco.it

 

Maria Lanciotti


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