Diario di bordo
Daniele Castri. Albano Laziale in attesa del Consiglio di Stato
Albano Laziale. Via di Roncigliano, 23 aprile 2013
Albano Laziale. Via di Roncigliano, 23 aprile 2013 
05 Maggio 2013
 

Una nuova serie di iniziative del comitato No Inc, in attesa della prossima udienza al Consiglio di Stato relativa all’inceneritore dei Castelli Romani prevista per martedì mattina 7 maggio

 

 

In una vigna all’ingresso di Villaggio Ardeatino, proprio davanti al VII invaso, da sabato pomeriggio 4 maggio a martedì sera 7 maggio, è allestito dal comitato No Inc uno spazio informativo di confronto, di incontro e discussione con la cittadinanza dei Castelli Romani. Chiederemo a tutti i residenti di Villaggio Ardeatino, Cancelliera, Cecchina e Roncigliano di portarci un campione d’acqua dei propri pozzi per monitorare lo stato d’inquinamento delle falde acquifere esterne al noto sito di smaltimento rifiuti. In attesa, certo, di conoscere dall’Amministrazione Marini lo stato di inquinamento delle falde acquifere interne all’area della discarica di Roncigliano.

Non mancheranno momenti di relax: musica, proiezioni, punto ristoro, banchetti informativi ed altro ancora.

Il monopolista dei rifiuti Manlio Cerroni ha inviato, nei giorni scorsi, una diffida ai danni dei Comuni del bacino dei Castelli Romani. Richiede, entro lunedì 6 maggio, ossia guarda caso il giorno prima dell’udienza al Consiglio di Stato in programma per martedì 7 maggio, il pagamento dei debiti pregressi relativi allo smaltimento dei rifiuti. Minacciano che, in caso contrario, bloccherà l’ingresso in discarica degli auto-compattatori comunali. Una nuova e inaccettabile pressione e ingerenza ai danni di libere e autonome istituzioni pubbliche.

Tra l’altro nessuno di noi, ancora oggi, sa se l’Amministrazione Marini abbia convocato o meno, come richiesto dalla regione Lazio il 29 gennaio scorso, le conferenze dei servizi relative alla più volte invocata caratterizzazione geologica ed idrogeologica interna alla discarica dei Castelli Romani. Né, tanto meno, se il sindaco di Albano, Nicola Marini, abbia dato incarico ad un Ente Pubblico (ad esempio il CNR) di effettuare ciò che, in realtà, non è niente di più che un’analisi molto approfondita e dettagliata della qualità delle acque e dei terreni sottostanti l’area interna della discarica.

Eppure, a tal proposito, la stessa Pontina Ambiente di Cerroni ha sostenuto appena poche settimane fa: «l’accertamento di specifici valori (di inquinamento delle falde acquifere sottostanti la discarica, ndr)… comporta indagini sull’area vasta che solo codesto Comune, in forza dei poteri pubblicistici di cui dispone, può consentire».

Come noto, difatti, dal lontano 18 novembre 2011 nessuno, neanche il Comune di Albano (Doc. n. 1 in allegato, ndr) – su cui grava, secondo la legge, la competenza amministrativa (art. 250 legge n. 152 del 2006) – conosce lo stato reale di inquinamento delle falde acquifere e dei terreni sottostanti la discarica di Roncigliano. Come se non bastasse, inoltre, secondo indiscrezioni giornalistiche fin’ora mai smentite, il Direttore dell’Arpa Lazio, Servizio Suolo-Rifiuti e Bonifiche della Provincia di Roma, Ing. Fabio Ermolli, risulta indagato per abuso d’ufficio. (Doc. n. 2)

Come ben sappiamo, le analisi delle acque dei pozzi-spia e dei terreni interni alla discarica (Caratterizzazione geologica ed idrogeologica), sono necessarie per argomentare e sostenere, correttamente, la tesi relativa allo stato di inquinamento dell’area di Roncigliano sia al Tar del Lazio sia, è il caso di ricordarlo, proprio al Consiglio di Stato. Ma anche per richiedere quanto prima, alla Regione Lazio guidata da Nicola Zingaretti, la revisione e l’annullamento dellaprocedura di Autorizzazione Ambientale. Ovvero, per richiedere l’annullamento dell’atto amministrativo che permette il via libera all’avvio del cantiere per la costruzione dell’inceneritore dei Castelli Romani.

Fin’ora l’Amministrazione Marini, viceversa, si è limitata a sottoscrivere una convenzione (stipulata il 7 dicembre scorso) con il CNR al fine di effettuare una caratterizzazione geologica ed idrogeologica solo esterna all’area della discarica.

L’iniziativa del comitato No Inc, che durerà tre giorni interi, avrà l’obiettivo di far analizzare gratuitamente, da un chimico abilitato, tutti i campioni da mezzo litro o un litro d’acqua (in bottiglia pulita di plastica o vetro) che ci verranno consegnati da domenica 5 a martedì 7 maggio. Verrà garantito l’anonimato. Non mancheranno momenti di relax: musica, proiezioni, punto ristoro, banchetti informativi ed altro ancora.

Tutta la cittadinanza dei Castelli Romani è invitata a partecipare. Non mancate.

 

Daniele Castri, per No Inc



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