Diario di bordo
Grazia Musumeci. E se il segreto fosse... rimanere?
28 Aprile 2013
 

Sabato ho conosciuto Sara.

Credo abbia una quarantina di anni, non ne sono sicura, ma so per certo so che è una lombarda DOC. Quando aveva 18 anni venne in Sicilia per una vacanza e decise di non andarsene mai più. Oggi vive a Modica e gestisce una cooperativa che produce e promuove il cioccolato modicano nel mondo, dando lavoro a 50 persone. Insieme a lei ci sono Michele, Maria, Marco, Chiara... nomi di ragazzi qualunque, molti dei quali nati e cresciuti fuori dalla Sicilia che però hanno scelto di vivere in questa isola dalla quale tutti scappano come se ci fosse la peste.

 

I meridionali, gli italiani in genere, continuano a spingere i figli fuori, lontano, perché “qui non c'è niente e fuori c'è il benessere”. Ma Sara... che lascia Milano per Modica, dove vive e guadagna felice, è un segnale che forse non è così. Che forse “qui c'è tutto e non è detto che il benessere sia fuori”.

La provincia di Ragusa (o ex provincia, data l'abolizione decisa dalla regione nei giorni scorsi), così come quella di Catania, ha attirato per anni e anni molti forestieri che poi hanno stabilito le loro radici qui. Chi per amore di una persona, chi per lavoro, chi per passione.

Sembra assurdo, in questi anni di crisi, di nuova emigrazione verso l'estero e di “leghismi” più o meno convinti, ma oggi... anno 2013... c'è una incredibile “emigrazione al contrario” che vede molti giovani del Nord o dell'estero cercare vita e lavoro e benessere in questa Italia sfasciata, in questa Sicilia “che non offre niente”.

Oltre a Sara, a Ragusa e dintorni, ci sono Andrea (piemontese, che è venuto in Sicilia a fare il fotografo), ci sono Luca e Silvia (veneti, che qui hanno aperto un B&B), c'è Federico... romano di Roma, che venne in Sicilia per un congresso e il giorno dopo impacchettò tutto e si trasferì a Ragusa, ci sono Sally, Patrick, Marie... c'è anche Sven, un giovane svedese che venne a Catania per una vacanza e decise che avrebbe vissuto qui. Così, senza una ragione. Oggi infatti vive qui, ai piedi dell'Etna, e fa il medico.... mentre tanti giovani medici catanesi cercano il paradiso in Svezia.

 

Ma allora il lavoro in Italia, in Sicilia, c'è. Forse siamo noi che non sappiamo cercarlo, e stiamo lentamente regalando il nostro Paese ai forestieri che fanno quello che dovremmo fare noi? Cioè... AMARLO!

 

Grazia Musumeci

gmarzo01@libero.it


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