Diario di bordo
Primo passo per Debora Serracchiani, l'approvazione dell'anagrafe pubblica degli eletti e nominati
Marzia Pauluzzi, Debora Serracchiani e Stefano Santarossa
Marzia Pauluzzi, Debora Serracchiani e Stefano Santarossa 
27 Aprile 2013
 

Pubblichiamo la proposta di legge per l'anagrafe pubblica degli eletti e nominati nella regione Friuli Venezia Giulia proposta dai tre candidati radicali a Debora Serracchiani e nei prossimi giorni chiederemo un incontro con il nuovo Presidente perché tale riforma sia uno dei primi atti ad essere approvati dal prossimo Consiglio regionale. Il testo della proposta di legge si basa sull'analogo progetto messo a punto da Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo, i due consiglieri regionali uscenti radicali del Lazio. Grazie all'operato dei due consiglieri è caduta la giunta Polverini con tutto il Consiglio Regionale del Lazio.

Oggi, grazie alla rivoluzione digitale e a Internet, è tecnicamente possibile recuperare il rapporto diretto tra elettori ed eletti, a tutti i livelli istituzionali, che i mezzi di comunicazione di massa hanno in parte pregiudicato, a vantaggio spesso di una politica opaca o di facciata.

Il controllo è l’essenza stessa della democrazia, Ernesto Rossi l’aveva capito prima di tutti. Nella possibilità da parte dei cittadini di esercitare il controllo su chi li governa si compie infatti, il senso di un sistema democratico.

Ed è proprio in questa direzione che va la proposta radicale di istituire un’anagrafe degli eletti: uno strumento della democrazia diretta che pone il candidato e l’eletto sotto la lente dell’elettore, in modo che questi possa conoscerlo, seguirlo nella sua attività politica, monitorare le sue scelte e anche i suoi interessi. Tutte informazioni indispensabili a garantire al cittadino un voto consapevole.

L’iniziativa dell’anagrafe degli eletti passa per l’informatizzazione dei canali di comunicazione istituzionali, una tappa obbligata per aprire finalmente la strada alla nuova frontiera della e-democracy.

La nostra proposta si basa innanzitutto sul principio della trasparenza; motivo per cui chiediamo che di ciascuna istituzione vengano messi in rete: link al sito istituzionale; bilancio interno con allegati; composizione dell’istituzione; presenze e comportamento di voto degli eletti; atti presentati in tutte le articolazioni dell’istituzione, iter e conclusione; atti adottati dalle singole articolazioni dell’istituzione; quadro delle presenze ai lavori e i voti espressi sugli atti adottati dall’istituzione cui appartiene.

L'anagrafe radicale mira anche a diffondere la conoscenza di tutto quello che riguarda le nomine, le società interamente pubbliche e quelle partecipate, insomma la pubblica amministrazione tutta.

Quello che propongono i Radicali alle istituzioni è di mettere tutti questi dati in forma digitalizzata sui loro siti, in formato accessibile e aperto, così da poter essere elaborati e incrociati.

 

Stefano Santarossa

presidente di Radicali Friulani


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