Lisistrata
Lidia Menapace. Caro Stefano, che peccato! 
...e che vergogna!
22 Aprile 2013
 

Non so che altro titolo mettere a queste righe rabbiose e tristi. Perché quando stupidità e malafede, bugie da ragazzini e astuzie bizantine si mescolano con sovrano disprezzo della Costituzione, delle ricorrenze, delle opportunità, si resta senza parole e senza fiato, quasi increduli/e.

Dunque il Pd ha avuto sotto il naso servito in tavola su un piatto d'oro Stefano Rodotà come candidato presidente della Repubblica, con la possibilità perciò di avere un presidente ottimo per preparazione esperienza fama e anche simpatia nei comportamenti, con doti umane oltre che professionali e politiche eccellenti e lo ha rifiutato, seguendo invece le macchinazioni presidenzialiste di Napolitano, che senza ombra di dubbio fanno strada a Monti e a Berlusconi.

Non è un incubo? è successo per davvero?

È SUCCESSO PER DAVVERO!

Bisogna recuperare subito forze calma rabbia costruttiva, unità articolata di azione, vista lunga: la stupidità è infettiva e se si sta troppo tempo a rimirarla, si diventa un po' scemi. Invece abbiamo bisogno di tutto il nostro ingegno abilità coraggio civile disprezzo ragionato e voglia di fare, per impedire che dalla stupidità collettiva si passi alla disperazione, depressione,abbandono, oppure alla rabbia canina.

Lo stesso Rodotà ha detto che non vuole marce su Roma, che cioè l'antifascismo resta fondamentale e il pericolo che invece si metta a gonfiarsi il fascismo esiste pure. Non credo sia un caso che Monti candidi come premier la ministra di polizia: è una in grado di “scoprire” anarchici insurrezionalisti anche tra i vecchioni degli ospizi, e non perdona. Evitare qualsiasi provocazione e conservare il massimo di agibilità politica legale è una precondizione cui bisogna allenarsi subito e bene.

Quanto a me, mando un abbraccio forte a Stefano, e lo ringrazio di consentirci di sperare ancora

 

Lidia Menapace


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