Lo scaffale di Tellus
Gordiano Lupi. Due libri ignobili
01 Aprile 2013
 

Alessandra Riccio, Racconti di Cuba (2011)

Lourdes Gonzáles Herrero, Carte da un naufragio (2010)

Iacobelli Editore (Roma)

 

 

Ci sono libri che ti capitano in mano per caso ma sarebbe meglio non accadesse, ché il loro posto è la pattumiera non la biblioteca, mica è vero che i libri non si devono buttare, no, credetemi, esistono delle eccezioni. Ora, un mio amico sa che ho la passione per Cuba, c’è chi dice che sono un esperto di cultura cubana, io dico che sono un lettore, uno che va alla ricerca delle cose migliori prodotte sulla mia piccola isola caraibica. Alessandra Riccio, invece, è una vera esperta, insegna letteratura spagnola e ispanoamericana, ha studiato Lezama Lima, sarà persino riuscita a leggere fino in fondo Paradiso, è stata corrispondente a Cuba per L’Unità, è direttrice di Latinoamerica, insieme a Gianni Minà, che Dio li abbia in gloria. Racconti di Cuba è un collage di fregnacce in piena sintonia con la propaganda di regime (Una bambina angolana è forse il racconto più stucchevole), diffamazioni a livello di codice penale e penose agiografie grondanti retorica. Il primo attentato è alla letteratura, perché la Riccio scrive male, usa uno stile non coinvolgente, piatto, asettico, da funzionaria di partito. Il secondo attentato è alla verità storica. L’autrice definisce inaffidabile un genio della letteratura ispanica come Guillermo Cabrera Infante, che ho tradotto in Italia per Minimum Fax (La ninfa incostante). Attacca Heberto Padilla sul piano personale, affibbiandogli l’epiteto di insopportabile e riducendo un capolavoro come Fuori dal gioco (che ho tradotto e diffuso gratis in rete) a un atto di vanità, storpiando il titolo in Fuori gioco, come se fosse un testo sul gioco del calcio e non uno straziante e poetico grido di libertà. Armando Valladares, infine, viene diffamato e insultato come da retorica rivoluzionaria, secondo i dettami del volere castrista. Alessandra Riccio deve rispondere alla sua coscienza delle menzogne che scrive ma dovrebbe rispondere davanti a un tribunale per il reato di diffamazione per le illazioni sul conto di Padilla e Valladares che spaccia per verità apodittiche. La vera storia di Padilla l’ho scritta all’interno di Fuori dal gioco – facilmente reperibile in rete – e in numerosi articoli. Vi consiglio di approfondire l’argomento e la vita di un grande poeta, martire della rivoluzione cubana, che un giorno avrà i riconoscimenti che merita. Non comprate questo libro, invece, indegno persino del nome libro, io l’ho già buttato nel cestino della carta straccia.

Un altro libro ignobile, sempre edito da Iacobelli, un editore benemerito della rivoluzione cubana, è Carte da un naufragio, scritto da una certa Lourdes Gonzáles Herrero, che se lei è una scrittrice io posso farmi chiamare Manzoni, eppure dicono sia stata inserita nell’Enciclopedia della letteratura latinoamericana, forse per meriti politici. I suoi racconti sono indefinibili, lunghezza sei-sette righe, non sono lirici, non sono narrativi, ha inventato uno stile nuovo: retorica rivoluzionaria in pillole. Dove possono avere mercato simili insulsaggini? Forse a Cuba, lette sotto imposizione. In Italia ci pensa Iacobelli a diffondere robaccia simile, non so con quale risultato.

Resta la domanda finale, visto che qualcuno se la pone nei confronti di Yoani Sánchez, che scrive in maniera letteraria e conosce le cose di cui parla. Chi finanzia tutto questo? Non lo so e non lo voglio sapere. Per me è solo carta da riciclare sporca d’inchiostro, non va bene neppure per il bagno, serve solo per la raccolta differenziata.

 

Gordiano Lupi


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