Diario di bordo
DIARIO CINESE / 2. Crescita del mercato e trasformazione politica
Pechino. L
Pechino. L'enorme foto di Mao in Piazza Tien an men 
19 Settembre 2006
 
Pechino.Con la tappa di Canton il viaggio della delegazione del governo italiano in Cina è entrato nel vivo. Per tutta la giornata del 16 settembre, gli imprenditori italiani hanno partecipato ai tavoli "B2B", Business to business, organizzati dall'Istituto del Commercio Estero, tavoli in cui hanno discusso a quattr'occhi con i loro colleghi cinesi, per dare seguito fattivamente ai progetti, agli interessi che portano in questo immenso, sconfinato paese. Parliamo con italiani e cinesi. Gli imprenditori cinesi si mostrano contenti dell'iniziativa: molti non nascondono la loro voglia di muoversi, di produrre, di comunicare, di scambiare prodotti, progetti, parole.
L'ultima tappa del viaggio è a Pechino. Romano Prodi partecipa alla conferenza congiunta con le autorità cinesi. La immensa Piazza Tien an men, dove c'e' il palazzo del Partito comunista cinese che ospita le autorità italiane, è presidiata dalla polizia. I cinesi che girano serenamente per la piazza non sembrano molto interessati all'avvenimento. Al momento delle dichiarazioni ufficiali segue l'incontro che Emma Bonino ha organizzato con un gruppo ristretto di imprenditori italiani, che già da anni operano nel territorio cinese. Un incontro che i presenti apprezzano e ritengono molto utile. Da quanto ci dicono, sono loro, sono gli imprenditori stranieri il vero motore della trasformazione della Cina. La società cinese, anche grazie a loro, è in vorticosa via di trasformazione.
La Cina vive sempre di più alla maniera dei cosiddetti occidentali. I primi a rendersene conto sono proprio gli imprenditori presenti qui, che vedono crescere a tassi molto elevati la domanda di prodotti materiali e culturali di stampo occidentale. Molti sono preoccupati delle contraffazioni, delle leggi cinesi sull'immigrazione, ma trovano ancora maggiori difficoltà con la nostrana Bossi-Fini e sono in ogni caso proiettati verso la grande apertura del mercato interno cinese. Un mercato in crescita vertiginosa. La risorsa per chi viene in Cina a fare affari è oggi quella del mercato interno, unito a costi di produzione ancora bassi. La crescita del mercato, secondo alcuni degli operatori più attenti, porterà per forza di cose ad una trasformazione politica, che spazzerà via la carcassa di un regime che su Piazza Tien an men ancora mostra la enorme foto di Mao, nella cornice scolorita dei simboli di una tragica tradizione che nessun cinese sembra onorare apertamente. Il “libretto rosso” lo abbiamo trovato solo in un vecchio mercatino di Pechino, dove si vende di tutto, per lo più vecchia e ritenuta inutile, per pochissimi soldi.
 
Michele Lembo

(da Notizie radicali, 18 settembre 2006)


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