Diario di bordo
Radicali Milano. Vergogna: democrazia (ancora) negata con la “Legge Firmigoni” 
In Lombardia il colpo di coda di un Consiglio regionale abusivo
Carlo Saffioti, consigliere regionale
Carlo Saffioti, consigliere regionale 'Pdl' e vicepres. del Consiglio regionale dal gennaio scorso 
27 Ottobre 2012
 

I soliti giochi di bassa politica, di irresponsabilità istituzionale, di un consiglio regionale abusivo, di un uso personale dell'Istituzione, quella nella quale noi ancora crediamo, con la I maiuscola. Non si cambia la legge elettorale prima delle elezioni e non lo si fa come ultimo atto di un mandato discutibile per garantirsi una sorta di sopravvivenza, iscrivendo a legge che chi già siede in Consiglio regionale non deve raccogliere le firme per presentare le liste. Ma tant'è, questa è - e ci auguriamo non lo sia più - la Lombardia del Celeste Governatore, dopo 17 anni di regno.

Riportiamo la dichiarazione di Marco Cappato, Consigliere comunale e Presidente dei Radicali – Federalisti europei al Comune di Milano:

“Legge Firmigoni” specchio (unanime) del potere lombardo:

“Quelli della truffa elettorale non dovranno più raccogliere le firme!”

L'UNANIMITÀ (tranne il meritorio Saffioti) con la quale è stata approvata la nuova vecchissima legge elettorale della Lombardia è la rappresentazione più evidente della profonda e istintiva comunanza di interesse tra le componenti della partitocrazia lombarda.

La “Legge Firmigoni” mantiene il sistema clientelare delle preferenze e, visti gli scabrosi precedenti, abolisce la raccolta firme... per coloro che si sono dimostrati incapaci di raccogliere le firme legalmente, oltre che per coloro che si sono dimostrati incapaci di difendere la legalità delle elezioni.

 

Con la nuova legge – approvata grazie a un blitz nello stesso stile di quando i partiti tornarono a rubare il finanziamento pubblico a Roma – si rinuncia a qualsiasi riforma di stampo anglosassone, basata sui collegi elettorali, e si ottiene che dovranno raccogliere le firme solo coloro che non hanno beneficiato della truffa elettorale “Firmigoni” del 2010: oltre al Movimento Cinque Stelle, che non raggiunse il quorum per entrare in Consiglio regionale, la Lista Bonino-Pannella, che non raggiunse le firme necessarie proprio a causa dell'illegalità elettorale.

Complimenti al Presidente Formigoni: ancora una volta, come da 18 anni a questa parte, ha saputo accontentare (quasi) tutti.

 

Associazione Enzo Tortora

Radicali Milano

 

Fonte: RadicaliMilano.it


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