La chiusura degli Opg si allontana, inesorabilmente, senza responsabili
29 Settembre 2012
 

Intervento della senatrice Radicale, Donatella Poretti in occasione della giornata di mobilitazione per la chiusura dei manicomi criminali organizzata dal Comitato “StopOpg

 

 

La chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari entro marzo 2013 sembrava cosa fatta, scritta nero su bianco sulla legge 9/2012. Principio condiviso e -cosa rara di questi tempi- perfino finanziato. Una scaletta chiara prevedeva che entro marzo 2012 un decreto del ministro della Salute fissasse i requisiti strutturali, tecnologici e organizzativi per nuove strutture destinate a chi, riconosciuto pericoloso socialmente a codice penale invariato dovesse restare internato. Strutture completamente sanitarie e al massimo con 20 posti letto, eventualmente sorvegliate all'esterno.

Nel frattempo per chi ingiustamente stava scontando proroghe si stanziavano ulteriori fondi per programmi personalizzati di inserimento in comunità o altro.

Così recitava la previsione di spesa: per il 2012 120 milioni per strutture e 38 milioni per attività, per il 2013 60 milioni per strutture e 55 per attività.

Dalla previsione al primo bilancio: il decreto ministeriale è fermo in conferenza Stato Regioni con un ritardo ad oggi di 6 mesi, nessun fondo è stato stanziato. L'anno 2012 volge al termine e il rischio evidente è che i 158 milioni (120+38) tornino nel bilancio pubblico e vengano destinati ad altri fini.

La data del 31 marzo 2013 si avvicina e la chiusura degli Opg si allontana, inesorabilmente.

Le responsabilità? Diffuse. Il ministero non ha rispettato la data per l'emanazione del decreto, le Regioni esercitano il loro potere e le competenze decisionali in materia sanitaria, il Parlamento vara norme che poi vede svanire davanti a sé imperturbabile.

Allo stato dei fatti la cosa più probabile è la proroga della scadenza del 31 marzo 2013 come data di chiusura degli Opg nel Milleproroghe di fine anno. La conseguenza sarebbe devastante, un altro Governo e un altro Parlamento dovrebbe gestire quella proroga e nello scaricabarile collettivo né noi, né loro si assumerebbero la responsabilità di lasciare aperti quelli che anche il presidente della Repubblica ha definito come “estremo orrore dei residui ospedali psichiatrici giudiziari, inconcepibile in qualsiasi paese appena, appena civile”.

Si può ancora evitare questo disastro solo a patto che ciascuno faccia la sua parte. Per ciò che mi compete rinnovo la richiesta alla Commissione d'inchiesta sul Ssn di dare seguito ai provvedimenti giudiziari nei confronti degli Opg di Montelupo Fiorentino e di Barcellona Pozzo di Gotto, e di utilizzare tutti i suoi poteri affinché il principio costituzionale del diritto alla salute venga rispettato e venga restituita la dignità umana agli internati. Anche chiudendo tutti gli Opg con un provvedimento della Commissione.

 

Donatella Poretti


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