Diario di bordo
Ricordando Grytzko Mascioni
12 Settembre 2006
 

FRASI DI FUMO

Non è che poi mi importi troppo, vedi,
della poesia:
è che un suono alle volte ci seduce,
una luce sfarfalla, una figura
prima barcolla poi si trasfigura,
un colore ci piace. E tuttavia
non sai bene che sia. Metti nel conto
anche il racconto degli itinerari
dei sogni chiari, degli avari errori;
anche la voglia di sapere che
tanto ansiosa dichiari: e ti rispondo
come posso benché sia una snervata
tautologia o ahimè, minibugia,
la risposta trovata.

Gryzko Mascioni
(da:
La vanità di scrivere, 1992)

 
 
Il 12 settembre 2003 moriva lo scrittore e poeta Grytzko Mascioni.
A Teglio, come di consueto, nella giornata del 12 agosto (data dell’ultima sua apparizione ufficiale in quel duemilatre), si è tenuta una serata in ricordo. È stata l’occasione per presentare il fondo documentario sull’attività di Grytzko Mascioni presso la Radio TV svizzera italiana (RTSI), donato all’Associazione Amici di G.M. dall’ente radiotelevisivo. Presenti i rappresentanti dell’Associazione stessa - Rezio Donchi che ne è presidente, Angelo Schena e Bruno Capponi Landi – e il direttore generale della RTSI Remigio Ratti. Numerose, inoltre, le presenze autorevoli, due fra tutte: l’amico di sempre, lo scrittore Ernesto Ferrero, e il vice presidente del P.E.N. Club (Poeti, Saggisti e Narratori) della Svizzera e Retoromancia, il critico e poeta Gilberto Isella.
Il fondo rappresenta un dono inestimabile per l’Associazione e per tutti quanti, studiosi e appassionati, desiderino approfondire l’operato di Mascioni – ha dichiarato Angelo Schena, presentando la serata – è un doveroso ringraziamento ufficiale, quello di stasera, che abbiamo inteso esprimere attraverso la proiezione di un filmato disponibile fra i 45 DVD acquisiti, composto artigianalmente da un collage di interventi di Grytzko durante la trasmissione della RTSI del 16 marzo 2003 “Compagnia bella”, in cui lui era ospite.
Si è dunque scelto di ricordare così l’autore di Puck, il romanzo largamente autobiografico di cui parlò Giuseppe Conte nell’appuntamento tellino dello scorso anno, o dell’appassionato saggio Saffo di Lesbo, o ancora del romanzo Carta d’autunno e di tante raccolte poetiche tra cui l’ultima, Angstbar (pubblicata postuma), solo per citare qualcuna delle opere di Mascioni.
Una mezz’ora di proiezione che ha restituito ai presenti un commovente ritratto dello scrittore, già provato dalla malattia di cui, di lì a sei mesi, sarebbe morto; il solito piglio signorile e garbato che gli veniva e viene riconosciuto da chi lo ha potuto incontrare, l’attenzione ai temi a lui cari, quelli della sua poetica: il senso di appartenenza alle sue radici valtellinesi e retiche, accompagnato però a tutti i costi dal desiderio di viaggiare, dalla curiosità, dall’amore per la classicità e per tutto ciò che si palesa “altro”. E ancora, i ricordi dell’infanzia, la guerra, il piacere di scrivere, il racconto dell’avventura del 1961, quando con pochi amici a condividere il sogno, fu tra i fondatori della RTSI. A seguire il filmato, il commento breve e partecipe di Ernesto Ferrero il quale ha parlato dell’amico fraterno, ribadendone la signorilità da vero gentiluomo, nella migliore delle accezioni, di impeccabile educazione, gentilezza e sensibilità tangibili al primo incontro. Come scrittore gli invidiavo fraternamente la capacità di mescolare le sue diverse tipologie di scrittura: quella poetica, saggistica, narrativa e l’ultima, quella specifica della parola televisiva, tanto al passo coi tempi, ma contemporaneamente in modo così originale. Tutta la cifra di Grytzko sta proprio in questa continua contaminazione di stili, di incontri, di conoscenze. Sotto l’urto di un oggi, di un momento storico come quello che stiamo vivendo, in cui abbiamo un po’tutti la tentazione di rinchiuderci in bunker, di isolarci, il suo resta un esempio da considerare e da accogliere. Concludo ringraziando personalmente la RTSI per il dono di questi DVD, consegnati con tanta sollecitudine: sono importantissimi e lo furono anche per Grytzko. Me lo immagino in quegli anni di fervore creativo che han portato alla fondazione della Televisione Svizzera-italiana, a partire da una vecchia rimessa di tram, sicuramente capace di contenere a stento le idee, gli impeti giovanili di questi giovani appassionati, desiderosi di vivere pienamente quella loro stagione felice.
Anche le testimonianze del Direttore generale dell’ente radiotelevisivo e dell’assistente di regia di Mascioni, Emanuela Crivelli, hanno delineato una figura di grande spessore e ricchezza d’animo. Vivo soprattutto il ricordo di quando, nel 1993, in pieno conflitto balcanico, Grytzko Mascioni ideò un favoloso Congresso degli Scrittori del P.E.N., al quale parteciparono più di mille, coraggiosi autori italiani (accolti da altrettanto impavidi dissidenti croati, con in mano dei rami d’ulivo…), invitati a Dubrovnik a testimoniare l’importanza della letteratura come mezzo per perseguire quell’irrinunciabile sogno di giustizia che dovrebbe essere d’ogni uomo.
 
Annagloria Del Piano

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