Diario di bordo
Roma Capitale. I referendum come programma per le prossime elezioni comunali
03 Settembre 2012
 

Volete vedere il mare? La risposta appare ovvia. Volete potenziare il trasporto pubblico comunale e modernizzare la rete ferroviaria regionale? Come dire di no? Volete aumentare i servizi alla persona? Certo che si! Volete fermare l'invasione cementizia e riqualificare l'esistente patrimonio edilizio? Non possiamo che essere d'accordo. Questi i quesiti referendari comunali, ed altri, che sono oggetto di proposta da parte del Comitato “Roma si muove” che, in questi giorni, sta raccogliendo le firme, e che potranno essere sottoposti a votazione in concomitanza con le elezioni capitoline del prossimo anno. Perché aderire?

I referendum popolari, come altre iniziative dirette, sono il tentativo civico di partecipazione alla vita pubblica. Non basta delegare agli eletti la gestione della cosa pubblica, occorre la presenza del cittadino, altrimenti si rischia il borbottio e la sommossa. Firmare, anche se si è contrari nel merito per dare a tutti la possibilità di esprimersi, anche con un no.

I temi proposti sono sostanzialmente tutti condivisibili nel merito: attengono alla qualità della vita, che evidentemente è da migliorare. Speriamo che i romani sappiano approfittare di questa occasione.

 

Primo Mastrantoni, segretario Aduc


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