Arte e dintorni
Ferrara. “La scrittura musicale e il libro” 
Lunedì 20 agosto in biblioteca Ariostea l’inaugurazione della mostra dedicata al Buskers Festival
14 Agosto 2012
 

Dai codici del Medioevo e del Rinascimento alle “tracce musicali” moderne e contemporanee

 

Sarà inaugurata lunedì 20 agosto alle ore 17 dal vicesindaco Massimo Maisto, alla presenza del direttore artistico del “Ferrara Buskers Festival” Stefano Bottoni, la mostra con la quale quest’anno la Biblioteca Ariostea partecipa alla 25° edizione del “Ferrara Buskers Festival”. L’esposizione, dal titolo “La scrittura musicale e il libro”, propone codici, libri e documenti provenienti dai fondi della stessa Biblioteca e dal Centro di Documentazione Storica. Una rassegna di materiali, curata da Mirna Bonazza, Arianna Chendi e Roberto Roda, che abbraccia un periodo storico che va dal Quattrocento agli anni Sessanta e Settanta del Novecento. In sala Ariosto si potranno, così, percorrere seicento anni di storia della musica attraverso le testimonianze manoscritte del Medioevo e del Rinascimento, le scritture musicali della modernità e la produzione discografica del secolo scorso.

La prima parte della mostra presenta Messali manoscritti e a stampa del Quattrocento e dei primi del Cinquecento con notazione musicale quadrata, alcune preziose edizioni di Madrigali di Girolamo Belli, Giulio Eremita e del celebre maestro, organista e compositore ferrarese, Luzzasco Luzzaschi. Di Girolamo Frescobaldi si espongono Il secondo libro di toccate stampato a Roma, nel 1637, da Nicolo Borbone e un’edizione postuma di Canzoni alla francese in partitura, edite a Venezia nel 1645 da Alessandro Vincenti. Altri preziosi manoscritti del XVIII secolo e la Pianta del Teatro degli Intrepidi a conclusione di questa prima sezione.

Proseguendo nel percorso espositivo, le bacheche di Sala Ariosto offrono una rassegna di opere a stampa dell'Ottocento e del Novecento: spartiti e libretti d'opera; una selezione di legature e copertine liberty, campionature di partiture del Fondo Pasini e una raccolta di partiture di musica per banda e fanfara di Alessandro Peroni.

La sezione cronologicamente conclusiva della mostra è riservata ad una forma particolare di segno grafico musicale: le copertine che accompagnano le “registrazioni” tramite “incisione” dei suoni. Una vera rivoluzione musicale che raggiunge l’apice della spettacolarità fra la seconda metà degli anni Sessanta e gli anni Ottanta, quando si presentarono sulla scena internazionale artisti e illustratori che si specializzano nella creazione di cover estremamente immaginifiche, il cui compito era quello di DE-SCRIVERE le sensazioni della musica e dei testi. Molte di queste copertine appartengono ormai di diritto all’arte visiva contemporanea e alla storia della musica moderna. Valgono per tutti gli esempi del pittore Abdul Mati Klarwainen, dell’illustratore Roger Dean, dello studio fotografico Hipgnosis, del fotografo Bob Seideman e in Italia del pittore Lanfranco, tutti presenti in mostra con alcune copertine.

Nello stesso periodo, in Archivio Storico (via Giuoco del Pallone, 8) sarà possibile visitare “La musica a Ferrara tra Otto e Novecento. Liutai e violinisti nelle carte dell’Archivio Storico Comunale”, un’altra interessante esposizione di documenti storici curata da Corinna Mezzetti. Le carte d'archivio, in questo caso, svelano volti e momenti dell'arte di suonare il violino a Ferrara. La mostra propone una piccola carrellata di documenti su maestri, allievi e violinisti, che hanno suonato a Ferrara tra '800 e '900: dall'abilità di liutai celebri, come Luigi ed Ettore Soffritti, all'insegnamento del violino nella scuola di musica, sotto la guida di Gaetano Zocca o Nicola Petrini-Zamboni, fino ai concerti tenuti in città dalla Società del Quartetto.

Un approccio diverso, più rivolto ai giovani e all’attualità, sarà, invece, quello offerto dalle biblioteche decentrate. La biblioteca Rodari (viale Krasnodar, 102) metterà a disposizione degli utenti una grande panoramica di film di registi europei, mentre la biblioteca Bassani (via Grosoli, 42), oltre al vasto Archivio sonoro donato dall'Associazione Ferrara Buskers Festival e a volumi che mettono in relazione musica, letteratura e fotografia, proporrà anche tesi di laurea, videoregistrazioni e libri sul “Ferrara Buskers Festival” e la Musica popolare europea.

 

 

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