Diario di bordo
Pian di Spagna: ricorso contro lo scempio nella zona umida tutelata a livello internazionale
28 Luglio 2012
 

Lega Abolizione Caccia, Legambiente Lombardia e WWF Lombardia hanno depositato il 25 luglio un ricorso al TAR contro il Comune di Gera Lario e il Consorzio della Riserva Naturale del Pian di Spagna, nei confronti della Soprintendenza dei Beni architettonici e paesaggistici perché si fermi lo scempio annunciato e ignorato al Pian di Spagna, la zona umida riconosciuta e tutelata a livello internazionale e Riserva naturale regionale, dove si vorrebbe costruire a 150 metri dal lago, in zona a rischio esondazione, tutelata dalla convenzione di Ramsar, Sito di interesse comunitario dall'Unione europea e considerata Zona di Protezione Speciale, una casa colonica con annesse serre e spaccio vendita di prodotti aziendali.

Le tre associazioni firmatarie del ricorso, insieme al CROS Varenna (Centro Ricerche Ornitologiche Scanagatta, da sempre attivo nella difesa della Riserva), chiedono inoltre alla Giunta regionale l’annullamento del provvedimento e la segnalazione al Segretariato della Convezione di Ramsar e all’Unione Europea, in relazione alla plateale violazione della normativa internazionale a tutela delle zone umide di importanza internazionale – tale è il Pian di Spagna dal 1976 – e delle Direttive comunitarie Habitat e Uccelli.

«Chiediamo agli Enti locali e soprattutto alla Regione una maggiore responsabilità nel rispettare i vincoli di tutela e soprattutto gli investimenti fatti per la valorizzazione del territorio e della biodiversità» dichiarano le tre associazioni.

Il Pian di Spagna è il crocevia di importanti rotte di migrazione europee. Qualsiasi alterazione del suo habitat non significherebbe solo la perdita di un bene prezioso per l’ambiente locale, ma sottrarrebbe anche agli uccelli migratori un’importantissima area di sosta, con conseguenze sull’ecosistema estese ben oltre i confini nazionali.

 

LAC, LEGAMBIENTE, WWF LOMBARDIA


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