Oblň cubano
Yoani Sánchez. I funerali di Payá tra arresti e sospetti
Vignetta di Omar Santana
Vignetta di Omar Santana 
25 Luglio 2012
 

Almeno sette oppositori del governo di Raúl Castro, tra loro il giornalista indipendente Guillermo Fariñas, sono stati arrestati in seguito ad alcuni incidenti avvenuti durante i funerali di Oswaldo Payá, salutato da una moltitudine di persone durante un’emozionante cerimonia che si è svolta all’Avana. Oltre a Fariñas, sono stati arrestati anche gli attivisti Julio Aleaga, Ricardo Medina, Antonio González Rodiles e Ailer Rodríguez, portati via dalla polizia politica mentre uscivano dalla Chiesa El Salvador del Mundo per recarsi al Cementerio Colón, dove è stato seppellito Payá. Circa 500 persone avevano assistito alla messa officiata dal cardinale Jaime Ortega, nel quartiere avanero de El Cerro. Poliziotti in abiti civili si sono uniti alla folla che piangeva il leader scomparso, confondendosi tra familiari, amici, attivisti, corrispondenti stranieri e diplomatici. Decine di dissidenti sono accorsi nella capitale dalle provincie centrali e orientali per dire addio al leader del Movimento Cristiano di Liberazione.

La famiglia ha ribattuto il desiderio di un indagine trasparente sulle cause dell’incidente che ha provocato la morte di Oswaldo Payá e di Harold Cepero. Secondo la versione ufficiale, l’autista ha perso il controllo del veicolo che si è schiantato contro un albero, nella provincia di Granma, zona orientale del paese. «Non cerchiamo vendetta, ma abbiamo sete di verità», ha detto Rosa María, figlia del dissidente, accompagnata dai suoi due fratelli.

Ofelia Acevedo, vedova di Oswaldo Payá, ha letto una breve dichiarazione del MCL che aveva come tema la continuità e la difesa dell’opera del marito. La chiesa era affollata di gente commossa, i presenti si sono abbandonati a un caloroso applauso quando la bara è uscita dal tempio. «Payá ha avuto gli onori di un capo di stato, almeno per l’affetto popolare che di cui è stato circondato al momento dell’addio», ha commentato qualcuno.

È stato proprio all’uscita dalla chiesa - intorno alle 9:50 (15:50 ora italiana) - che sono avvenuti gli arresti. Il corteo funebre si era già messo in marcia verso il Cementerio de Colón, partendo dalle vie centrali della città. Ogni auto della comitiva aveva esposto sul parabrezza una foto del dissidente scomparso, molti partecipanti indossavano una camicia con impresso il suo volto e formavano con il dito indice e pollice la lettera L, simbolo del Movimento Cristiano di Liberazione e allusione alla richiesta di libertà.

All’interno di un umile panteon familiare oggi riposano i resti mortali di chi è stato il leader più promettente della dissidenza cubana. Senza dubbio è un duro colpo per le forze democratiche del paese che apre numerosi interrogativi sul futuro del movimento oppositore. Nonostante tutto, il funerale di Payá ha messo in evidenza una grande unità del movimento civico. In lacrime, commossi, in preghiera davanti al feretro, sono passati i volti di tutti i suoi compagni di viaggio, persino di alcuni che non condividono i programmi del Movimento Cristiano di Liberazione. Il funerale di Payá ha unito anche persone lontane dalle sue idee, per diversità di programmi e per scelte politiche. La sfida è quella di mantenere i punti di contatto raggiunti in questi giorni di lutto.

Molti si chiedono se sia stato davvero fortuito l’incidente in cui hanno perso la vita Payá e Cepero e sono rimasti feriti un cittadino svedese e uno spagnolo, che secondo fonti non ufficiali guidava il veicolo. Alcuni sono convinti che si sua trattato di un omicidio organizzato dalle forse repressive della polizia segreta castrista. Altri non si pronunciano e preferiscono attendere le testimonianze dei due stranieri. La serrata sorveglianza e le continue minacce cui era sottoposto il leader oppositore contribuiscono ad aumentare i dubbi sull’accaduto.

 

Yoani Sánchez

(da El País, 24 luglio 2012)

Traduzione di Gordiano Lupi


TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - R.O.C. N. 7205 I. 5510 - ISSN 1124-1276