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Grazia Musumeci. Chi fermerà la musica? In Sicilia, è tempo di TIMPAVIVA!
13 Luglio 2012
 

Immaginate una grossa città del comprensorio metropolitano di Catania, immaginatela bloccata in anni e anni di immobilismo e di inerzia, a guardare un immenso patrimonio artistico, culturale e naturale che cade lentamente nel dimenticatoio… Ecco, questa era Acireale qualche anno fa.

La città famosa per le granite, per il Carnevale, per il mare e il barocco stava cadendo vittima della propria stessa inedia. Per fortuna i più giovani si sono svegliati e hanno cominciato a trasformare il panorama. Così è nata Centocampanili, l’associazione che promuove il barocco tra i forestieri; così è nato “Magma, Festival del Cortometraggio”, così è nata TIMPAVIVA.

La “Timpa” è il nome dato alla collina di residui lavici sulla quale sorge Acireale e che si affaccia sul mare più azzurro e più pulito della Sicilia orientale. Riserva naturale protetta da alcuni anni, la Timpa ospita piante tipiche della zona e numerose specie animali allo stato selvatico. Territorio protetto e promosso da Legambiente, la Timpa ospita da quattro anni anche un festivaldi arte e musica che ha ridato vita alla Riserva e all’antica strada cinquecentesca che collega Acireale al mare, scendendo proprio tra questa libera vegetazione. “Timpaviva”(http://timpaviva.blogspot.it) è una tre giorni che riunisce insieme artisti, burattinai, ballerini, ceramisti, pittori, attori. Grazie a “Timpaviva” molti bambini sono stati avvicinati all’arte della cartapesta, molte ragazze hanno imparato a intrecciare collane e gioielli, molta gente ha ammirato quadri di ottima fattura sullo sfondo della costa jonica… e ha ascoltato musica rock, pop e acustica sotto le stelle.

L’edizione del 2012, che prende il via oggi, venerdì 13 luglio alle ore 18:00, è stata messa a rischio da feroci polemiche politiche che hanno visto opporsi alla manifestazione alcuni esponenti di un partito ecologista di sinistra. La preoccupazione era che la musica disturbasse gli animali nel loro habitat. Motivazioni nobili senza dubbio ma non proprio fondate. La musica, a “Timpaviva”, nasce come strumento di relax e non di disturbo e nasce nel contesto naturale e non contro di esso. Inoltre, come mai nei precedenti tre anni nessuno ha notato la “pericolosità” della musica in Riserva, e la si nota invece all’improvviso solo ora?

Timpaviva” è una di quelle rare occasioni di vera cultura e vero rispetto della natura, in un Sud sempre additato come menefreghista e maleducato. Basti ricordare solo che “Timpaviva” ha riportato attenzione sulla Riserva della Timpa, da anni ormai caduta preda di vandali e scaricatori di rifiuti, che ormai non osano avvicinarsi neanche più. La passione per l’arte ha allontanato la maleducazione e ha salvato un luogo bellissimo. E allora chi avrà il coraggio di fermare “Timpaviva”? Chi fermerà la musica?

 

Grazia Musumeci


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