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RAI. “Per il verso giusto”, dieci poeti contemporanei si raccontano su Radio Uno 
A cura di Luigia Sorrentino, conduttrice del blog “Poesia” di RaiNwes
01 Luglio 2012
 

Da mercoledì 4 luglio 2012 va in onda su Radio Uno “Per il verso giusto” un ciclo di incontri con i poeti contemporanei, programma radiofonico ideato e condotto da Luigia Sorrentino (foto), poeta e giornalista di Rainews. Tra i protagonisti, alcuni dei più importanti poeti italiani Mario Benedetti, Milo De Angelis, Anna Cascella Luciani, Giuseppe Conte, Maurizio Cucchi, Biancamaria Frabotta, Vivian Lamarque, Elio Pecora, Valentino Zeichen con una sola eccezione: una poeta della generazione degli anni Sessanta, Nadia Agustoni. Il format durerà mezz’ora e si avvale della collaborazione artistica di Gianmaurizio Foderaro e Danilo Gionta.

 

«Nessun altro mezzo di diffusione mediatico è più adatto della Radio per la diffusione della voce del poeta», spiega Luigia Sorrentino fondatrice del primo blog di poesia della Rai. «I poeti che partecipano a questo primo ciclo di appuntamenti su Radio Uno, il canale diretto da Antonio Preziosi scrivono poesia da più di quarant’anni e pertanto meritano un Grande Ascolto. Nadia Agustoni, in questo caso, è un’eccezione e una sperimentazione: è stata da me scelta perché la sua poesia oltre a toccare tematiche civili molto importanti, come quella del lavoro in fabbrica, rappresenta la continuità nella tradizione poetica italiana.

Per il verso giusto”, dieci puntate con i poeti contemporanei, andrà in onda tutti i mercoledì dalle 5:40 alle 6:00 fino al 5 settembre 2012 e avrà come ospite ogni volta un poeta diverso. Il nucleo tematico della trasmissione è l’autobiografia raccontata attraverso la lettura della poesia che porta dentro di sé il mondo in cui è maturata l’opera poetica. Durante la puntata, il poeta leggerà una o più poesie, alle quali si agganceranno tutta una serie di aneddoti, racconti, ricordi lievi, ritratti sfumati capaci di far luce su rituali e segreti che appartengono al poeta e che hanno reso celebre la sua poesia. Chi si sintonizzerà su Radio Uno, entrerà nel ritmo lento, riflessivo, della parola che si fa poesia fino a percepire il battito cardiaco dell’ascolto, della risonanza».

«La vera poesia» aggiunge Luigia Sorrentino «non ha bisogno di spettacolarizzazione. Quel che davvero conta è la parola, quel rivolgersi così umano della parola del poeta. Forse a qualcuno potrà sembrare strano che nell’era di internet e dei social network, io mi prefigga, con questo programma, semplicemente ed unicamente, il ritorno alla parola, a un suono amico che entra nelle case degli italiani mentre fuori sorge un nuovo giorno».

«Credo fermamente» conclude «che in una società come la nostra, in continua caduta e perdita di valori umani, il poeta debba tornare a ricoprire un ruolo di primissimo piano nella società contemporanea. La poesia, bene raro e prezioso, indica infatti la strada interiore che deve essere percorsa, preservata e custodita. La poesia è ‘canto’, si tramanda da generazione a generazione e deposita in noi ‘un suono di culla’, una consolazione».


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