Diario di bordo
Luigi Fioravanti. La vera antipolitica
17 Aprile 2012
 

Si lamenta da più parti e si depreca con toni allarmati che sale nel Paese un pericoloso sentimento di antipolitica. Ma ancora una volta si usa un linguaggio mistificatorio che distorce la realtà delle cose. Non contro la politica montano l'indignazione e il rifiuto, ma contro la politica praticata da molti partiti, la fiducia nei quali è prossima allo zero; contro la corruzione e il ladroneggio che sporcano il loro modo di fare politica; contro la cattiva politica, non contro la politica in sé, che è nobile esercizio di civismo. Sono i partiti - senza fare di ogni erba un fascio beninteso, ci sono rare eccezioni - che “la buttano in politica”, caricando da una parte sulla politica le loro magagne, e dall'altra riducendo la politica ai partiti, come se non esistesse altro modo di fare politica, che invece esiste nella pratica delle associazioni partecipative diffusissime in tutta Italia, e nell'esercizio del referendum.

La cosiddetta antipolitica contiene una richiesta della buona politica di cui in Italia c'è assoluto bisogno. È il modo di fare politica dei partiti che squalifica la politica e ne provoca il rifiuto sdegnato: non l'antipolitica sale, ma la riprovazione della corruzione dei partiti e nei partiti. Non c'è peggior sordo e peggior cieco di non vuole sentire o vedere.

Ora ci si affretta a varare una legge sulla trasparenza dell'uso dei rimborsi elettorali, alias dei soldi del finanziamento pubblico dei partiti, rifiutato da un referendum, come si sa; ma la gente non chiede questo: non la trasparenza, ma la pura e semplice abolizione dei finanziamento pubblico ai partiti, questo chiede. Ma così, si obietta, la politica potranno farla solo i ricchi e i partiti sarebbero in mano alle lobby. I ricchi, come le lobby, la politica la fanno sempre e comunque: i finanziamenti dei privati ci sono anche oggi e si sommano a quelli pubblici.

Finanziare i partiti oggi, alla luce dei fatti, della corruzione e dell'uso disonesto dei soldi pubblici, vuol dire finanziare la corruzione: questa è la vera antipolitica.

 

Luigi Fioravanti


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