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Roberto Malini. I Poeti per i Diritti Umani cantano perché la speranza non muoia
(foto Steed Gamero, particolare)
(foto Steed Gamero, particolare) 
06 Aprile 2012
 

(Riprendiamo ed esponiamo qui, da un commento postato questa mattina...)

 

 

Milano – I Poeti per i Diritti Umani sono accanto agli esclusi. Paul Polansky è a Milano e assiste i Rom colpiti dal terribile incendio in via Bonfadini. Patrizia Garofalo coordina interventi presso le istituzioni perché l'anziano Toma non precipiti nella disperazione in un carcere la cui fama è quella di un freddo, terribile tritacarne. Steed Gamero coglie con la poetica del suo obiettivo momenti di una Storia sconosciuta ai più, censurata dall'informazione, ma di cui un giorno l'umanità dovrà - se non rendere conto - almeno vergognarsi. Armando Santoro porta solidarietà e poesia dove oggi vi è solo indifferenza di fronte al dolore. Els de Groen, poetessa ed ex europarlamentare, sostiene e promuove il grido di giustizia del Silenzio dei violini e lo stesso fanno i poeti gitani e quelli della Dale Farm, i Rom del Regno Unito.

Il libro che Paul e io abbiamo scritto per denunciare la persecuzione di un popolo diventa un simbolo. Il Parlamento europeo ci chiede di andare a Bruxelles e leggere le nostre poesie davanti all'assemblea dell'Ue; i Musei dedicati alla Storia e alla Cultura dei Rom, in tutto il mondo, ci chiedono copie del libro; Vadim Kolpakov, lo straordinario artista Rom che suona con Madonna, propone a Paul e a me di scrivere per lui e il suo gruppo canzoni che denuncino l'atrocità delle persecuzioni.

Tutti i Poeti per i Diritti Umani lavorano per un futuro di pace ed equilibrio sociale. La poesia trova spiragli nella muraglia dell'indifferenza e innalza, insieme ai Rom, un canto di uguaglianza.

 

Roberto Malini

 

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