Oblò cubano
Le folli spese di Yoani
13 Marzo 2012
 

È in atto una campagna mediatica contro lo spazio Twitter di Yoani per tentare di dimostrare che le oltre 214.000 persone che la seguono sul popolare social network, sarebbero frutto di denaro e tecnologia.

 

 

Il regime continua la sua crociata contro Yoani Sánchez con il solo scopo di gettare discredito sulla famosa blogger. Salim Lamrani - uno specialista della materia - torna a colpire ancora come longa manus governativa e pubblica un articolo sul giornale messicano La Jornada, sul tema Yoani Sánchez e Twitter. Questo articolo ha dato origine a una campagna mediatica sul popolare social network, animata dalle brigate di risposta cibernetica di regime, sotto l’etichetta #YoaniFraude.

Non è la prima volta che il nostro Lamrani tenta di diffamare la blogger, ma ormai sono poche le persone intelligenti disposte a credere ai cani da guardia del sistema castrista, pseudogiornalisti che inventano le peggiori favole e danno credito alle cose più assurde, a uso e consumo dei convinti assertori del regime. La campagna mossa contro Yoani pretenderebbe di dimostrare che le oltre 214.000 persone iscritte al suo spazio Twitter sono state ottenute investendo denaro e tecnologia.

Lamrani calcola che per la quantità di messaggi che Yoani manda ogni mese potrebbe spendere circa 400 CUC (CUC = peso convertibile, moneta turistica parificata al dollaro). Questo è il prezzo che il governo cubano fa pagare ai suoi cittadini per usare una tecnologia probita, per motivi non certo ideologici ma economici. Yoani ha molte persone che la seguono e - quando serve - ci sono sostenitori disposti a ricaricarle il telefono mobile. Inoltre la blogger lavora come giornalista per numerosi media sparsi per il mondo (La Stampa, Internazionale, El Pais...) e ha pubblicato alcuni libri dai quali riceve regolari royalties. I castristi non sono avvezzi alla modernità, alle associazioni di liberi cittadini, alla simpatia che nasce da una condivisione di idee e alle conseguenze economiche di un lavoro retribuito. Preferiscono parlare come sempre di un complotto della CIA. Finisce sempre così, quando non sanno cosa dire e non riescono a spiegare una situazione, mettono di mezzo la CIA e l’Impero.

Tra gli argomenti sorprendenti che usano i castristi c’è il fatto che Yoani segue gli spazi Twitter di molte persone iscritte al suo sito. Come fa? Serve molto tempo di connessione..., dicono. Non è vero, perchè è possibile farlo gratis e in forma automatica usando semplici applicazioni che si trovano sul mercato. Non si deve pagare niente per attivare l’opzione che permette di ricevere gli aggiornamenti delle persone che ti seguono.

A Cuba si investe tempo e denaro per far muovere nelle reti sociali alcuni profili di personaggi chiave del regime, ma per il momento nessuno ha superato gli iscritti allo spazio Twitter di Yoani Sánchez. Fidel Castro conta 190.000 persone, ma l’autrice di Generación Y può guardarlo dall’alto in basso. Raúl Castro, conta solo 10.400 fan e la figlia Mariela appena 6.000. Yoani Sánchez riunisce più persone che seguono i suoi post di Fidel, Raúl e Mariela Castro messi insieme.

Il regime sta cercando di screditare il consenso e l’interesse che si registra intorno alla figura di Yoani con manovre propagandistiche come questo assalto cibernetico denominato #YoaniFraude che può convincere solo i castristi più convinti.

 

Gordiano Lupi


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