Diario di bordo
4 marzo 1943. Omaggio a Lucio Dalla
01 Marzo 2012
 

Anche il grande Lucio Dalla se n’è andato per sempre questa mattina, lasciando nell’incredulità per l’epilogo repentino e nello sconforto per il vuoto che lascia nel panorama artistico italiano, tutti noi.

Vogliamo rendergli omaggio pubblicando qui di seguito il testo di una delle sue canzoni più importanti e note. Con 4 marzo 1943 si classificò terzo al Festival di Saremo nel 1971, manifestazione alla quale ha preso parte anche nell’edizione appena conclusasi. Il testo di questa memorabile canzone fu scritto dalla poetessa Paola Pallottino. (Paola Mara De Maestri)

 

 

 

Dice che era un bell'uomo e veniva,
veniva dal mare
parlava un'altra lingua,
però sapeva amare
e quel giorno lui prese a mia madre
sopra un bel prato
l'ora più dolce prima di essere ammazzato

 

Così lei restò sola nella stanza,
la stanza sul porto
con l'unico vestito ogni giorno più corto
e benché non sapesse il nome
e neppure il paese
mi aspettò come un dono d'amore fin dal primo mese

 

Compiva 16 anni quel giorno la mia mamma
le strofe di taverna,
le cantò a ninna nanna
e stringendomi al petto che sapeva,
sapeva di mare
giocava a fare la donna con il bimbo da fasciare.

 

E forse fu per gioco o forse per amore
che mi volle chiamare come nostro Signore
Della sua breve vita è il ricordo più grosso
è tutto in questo nome
che io mi porto addosso

 

E ancora adesso che gioco a carte
e bevo vino
per la gente del porto
mi chiamo Gesù bambino
e ancora adesso che gioco a carte
e bevo vino
per la gente del porto
mi chiamo Gesù bambino
e ancora adesso che gioco a carte
e bevo vino
per la gente del porto
mi chiamo Gesù Bambino

 

 


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