Diario di bordo
Anna Finocchiaro e Luigi Zanda. Forse non tutti pensano che il Porcellum vada archiviato
10 Febbraio 2012
 

L'incontro con il Pdl sulla legge elettorale è stato un primo passo importante, ma la nostra impressione, anche alla luce della “non decisione” nella conferenza dei capigruppo in Senato, è che non ci sia ancora consapevolezza, tra le forze politiche, di quella che secondo il Pd è la vera priorità, cioè il cambiamento della legge elettorale.

Certo, è molto importante affrontare anche il tema delle riforme costituzionali e sarebbe un bene se si riuscisse subito, per esempio, a ridurre il numero dei parlamentari. Ma la priorità è e resta la riforma del “Porcellum”. La politica non può permettersi di riportare gli italiani alle urne con questo sistema dopo averlo tanto criticato. I punti deboli sono due: bisogna restituire ai cittadini il potere di eleggere i propri parlamentari, come indica anche il Capo dello Stato. E bisogna intervenire sull'abnorme premio di maggioranza, che costringe ad ampie coalizioni forzate non garantendo in questo modo la stabilità.

Noi, come Pd, abbiamo una nostra proposta fortemente maggioritaria basata sui collegi uninominali. Naturalmente siamo disponibili a trovare un accordo con tutte le forze politiche. Ciò che è fondamentale è che i cittadini abbiano una nuova legge. È un dovere anche rispetto a quel milione e duecentomila persone che hanno firmato il referendum.

 

Anna Finocchiaro, Luigi Zanda

senatori Pd


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