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Spot/ L’opera poetica di Tullio Gadenz 
A Ferrara il 7 febbraio con Marco Dalla Torre, Patrizia Garofalo e Matteo M. Vecchio
31 Gennaio 2012
   

Comune di Ferrara

Musei civici d’arte antica
e storico-scientifici


Martedì 7 febbraio, alle ore 18.00,

presso casa Ariosto verrà presentato

il volume a cura di Marco Dalla Torre

INFINITEZZE

L’opera poetica di Tullio Gadenz

(EIF Edizioni Il Foglio, 2010)

 

Alla presentazione interverranno

Patrizia Garofalo (direttrice della collana “Orizzonti” che ha ospitato il volume)

e Matteo M. Vecchio (dell’Università di Firenze).

 

Nato a Fiera di Primiero nel 1910, Tullio Gadenz studiò a Rovereto e a Trento, iniziando diciassettenne a collaborare con la rivista Trentino. Qui pubblicò le prime liriche Cavalcata crepuscolare e Cimitero di guerra, ma la passione per la montagna ispirò in quel periodo la prosa Le Aquile, resoconto della scalata alla Pala di San Martino che nel 1928 intraprese insieme ai rocciatori Carlo e Michele Zagonel. Iscritto alla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Padova, mantenne la collaborazione con la Rivista di Venezia Tridentina e Il Brennero, pubblicandovi racconti e versi. Nel 1933 ha inizio il sodalizio con la poetessa milanese Antonia Pozzi e subito ricevette da lei incoraggiamenti e stimoli a produrre versi.

Così l’anno successivo le sottopose una silloge manoscritta di quarantacinque liriche, incontrando la sua lusinghiera approvazione. Nello stesso anno conseguì la laurea in legge, a cui si aggiunse un appagante riscontro nazionale con la pubblicazione ne L’Italia letteraria delle poesie Verso l’autunno” e “Vespero”.

Altre riviste, pur meno prestigiose, in quegli anni ospitarono i suoi versi, ma Tullio Gadenz lavorava con assiduità e costanza a una raccolta che vide la luce nel 1939 con il titolo di Melodie della sera, un anno dopo la scomparsa di Antonia. Con l’entrata in guerra dell’Italia, Gadenz rivide e corresse quest’ultima pubblicazione, mutandone il titolo in Vento sugli alberi e integrandola con dieci liriche inedite. Nel 1945, a pochi giorni dalla fine del conflitto, il suo corpo fu ritrovato tra Fiera di Primiero e San Martino. Le indagini portarono a una conclusione ancora oggi incerta: un efferato omicidio a scopo di rapina compiuto da un disertore tedesco in fuga.

Il volume, oltre a raccogliere appunto l’intera opera poetica di Tullio Gadenz e alcuni apparati critici, include contributi di Matteo Veronesi, Patrizia Garofalo, Matteo M. Vecchio.

 

 

MUSEI CIVICI D’ARTE ANTICA E STORICO-SCIENTIFICI

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