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Lo Shakespeare dei giovani di Tresivio è un successo anche a Ponte 
Felice debutto al Teatro Vittoria per lo spettacolo diretto dal regista Davide Benedetti
(foto Marco Rizzi)
(foto Marco Rizzi) 
14 Gennaio 2012
   

Sul palco diciassette attori in erba per una piéce originale e divertente

 

 

Grande successo anche a Ponte per lo Shakespeare dei giovani. Un folto pubblico ha gremito il Teatro “Vittoria”, giovedì 12 gennaio, per la prima dello spettacolo Why William?, andato in scena a conclusione del laboratorio teatrale tenuto in paese dal regista Davide Benedetti e organizzato grazie al contributo di Fondazione Credito Valtellinese, Parrocchia e Comune di Tresivio.

Ben diciassette gli attori in erba sul palco (Elisa Bongiolatti, Christian Bonomi, Alessandro Ciampini, Melissa Crapella, Gioele De Donati, Veronica Galli, Laura Giacobbi, Chiara Gianoncelli, Manuel Guarnori, Federico Macoggi, Andrea Moretti, Greta Moroni, Elia Moroni, Sofia Pizzatti Casaccia, Alessia Poletti Rizzi, Noemi Sperandio, Simone Tampini), tutti bravi e in parte (Tampini e De Donati) anche nel ruolo di musicisti, che hanno portato sul palco la controversa storia di Shakespeare, attingendo anche ai recenti studi che lo vorrebbero nativo di… Tresivio o comunque italiano. Prima un’interpretazione più ortodossa della biografia, poi la “seconda verità” che vede Michelagnolo Florio, figlio del pastore protestante Giovanni e di Giuditta Crollalanza, diventare il Grande Bardo. In mezzo le tragedie e le commedie di Shakespeare, intervallate da citazioni e battute ironiche, tanto per sdrammatizzare.

Come sempre attenta e creativa la direzione di Benedetti, autore anche dell’inventivo testo che ha condotto il pubblico tra guerre di religione e sfide di attori, birrerie e cimiteri, dispute di studiosi, musica e danza, lingua italiana e inglese in un viaggio affascinante alla scoperta di Shakespeare, mescolando storia e fantasia, realtà e rappresentazione, sino ad un finale che lascia in sospeso l’interrogativo.

Ora lo spettacolo potrebbe essere replicato in altri luoghi della provincia, sempre che si riesca a riunire la numerosa compagnia per le prove. Sono in corso trattative con il Teatro “Società Operaia” di Chiavenna (dove all’inizio di quest’anno fu rappresentata la TUrandot) mentre si stanno ponendo le basi per il terzo anno di laboratorio a Tresivio, un’importante iniziativa che aggrega giovani e famiglie intorno ad un progetto di valenza anche sociale.

 

Paolo Redaelli


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