Oblņ cubano
La Vergine della Caritą del Cobre raggiunge L’Avana 
Jaime Ortega prega per le riforme economiche di Raśl Castro
31 Dicembre 2011
 

L’immagine della Vergine della Carità del Cobre, patrona di Cuba, ha concluso il suo pellegrinaggio con una messa solenne celebrata all’Avana dal cardinale Jaime Ortega. Il pellegrinaggio è stato organizzato per festeggiare la ricorrenza dei 400 anni dall’apparizione della Vergine a Santiago de Cuba. La Vergine da un anno e mezzo percorre ogni località dell’Isola, ha fatto circa 28.000 prima di raggiungere la Baia dell’Avana per celebrare la riconciliazione tra la Chiesa cattolica e il regime comunista.

Jaime Ortega ha pregato la Vergine perché interceda e faccia in modo che «le riforme intraprese da Raúl Castro procedano senza ostacoli e che avvenga la trasformazione economica che il nostro popolo attende da tempo». La messa ha visto la partecipazione di circa 4.000 fedeli, tra loro tutti i prigionieri politici amnistiati dal governo che hanno trascorso le festività natalizie in famiglia. Tra i presenti c’erano il vicepresidente cubano Estaban Lazo, il cancelliere Bruno Rodríguez e l’arcivescovo cattolico di Miami, Thomas Wenski, nella cui diocesi risiedono molti esiliati radicali e anticastristi. Wenski ha detto: «Il pellegrinaggio della Vergine e la prossima visita del Papa contribuiranno a unire il popolo cubano, che resta uno, ovunque si trovi».

Il 2012 sarà un anno giubilare per Cuba, la speranza dei cattolici è che produca la riconciliazione tra tutti i cubani, che siano residenti sull’Isola come nei più disparati paesi del mondo. Il dialogo tra la Chiesa cattolica e il governo guidato da Raúl Castro va avanti ed è insolito in oltre cinquant’anni di regime comunista che ha visto persecuzioni religiose e molti episodi di intolleranza.

Oggi la Chiesa cattolica è il solo interlocutore del governo ed è grazie alla sua intercessione se sono stati liberati alcuni prigionieri politici. Si tratta di un ruolo delicato, perché potrebbe essere frainteso; la Chiesa deve fare attenzione a non concedere troppo e a non farsi percepire come un elemento di sostegno del regime.

Il discorso del cardinale Jaime Ortega è stato molto apprezzato, ma va detto che dalla sua bocca non è uscita una sola parola in favore dei diritti umani, della libertà e della democrazia.

Attendiamo fiduciosi la visita di Benedetto XVI.

 

Gordiano Lupi


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