Spinus
LEAL Sondrio. Nuovo regolamento sulla etichettatura del tessile
27 Dicembre 2011
 

I consumatori europei non rischieranno più di acquistare capi di abbigliamento che contengono parti in pelle o pelliccia animale e dovranno essere correttamente informati sulla composizione degli abiti. Il Parlamento europeo ha infatti approvato lo scorso maggio, in via definitiva, il regolamento sull'etichettatura del tessile: i capi di abbigliamento contenenti prodotti di origine animale quali pelliccia, pelle o piume, dovranno essere etichettati con la dicitura: «Contiene parti non tessili di origine animale».

Negli ultimi anni varie associazioni animaliste nazionali e internazionali hanno ripetutamente denunciato la scarsa trasparenza riguardo alla composizione dei capi di abbigliamento. Il pelo di animali è infatti spesso usato come guarnizione negli indumenti e non sempre è facile per i consumatori distinguere tra una pelliccia vera e una ecologica, o anche solo tra un inserto costituito da pelle vera o finta.

Oltre a stabilire questa importante direttiva, il Parlamento europeo ha inoltre evidenziato la necessità di valutare per il futuro l'utilizzo di nuove tecnologie per garantire la tracciabilità dei tessuti, come i microchip o le frequenze radio, al posto delle tradizionali etichette.

Dopo l'approvazione dell'assemblea UE, le nuove regole sull'etichettatura dovranno essere formalmente sottoscritte dai 27 Paesi membri. Il regolamento entrerà in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale europea. Per i nuovi requisiti di etichettatura sarà necessario aspettare un periodo di transizione di due anni e mezzo, per dare alle aziende il tempo di adeguarsi.

In attesa delle etichette come consumatori diffidiamo dai capi di abbigliamento che contengono pelliccia o parti di essa, tipo polsini, colli etc. Non fidiamoci delle generiche affermazioni dei commercianti o del basso prezzo, ciò non significa che il pelo sia sintetico. Durante il nostro shopping quindi perdiamo un po’ più di tempo, ma assicuriamoci che il nostro abito non contenga pelo o piume o altre parti di animali.

Ricordiamoci che anche solo per quel polsino in pelliccia un animale è stato ucciso in modo violento, oggi poi esistono dei tessuti sintetici e tecnici dalle eccellenti caratteristiche, preferiamo quelli nei nostri acquisti. In caso di dubbio evitiamo l’acquisto.

 

Per informazioni e adesioni:

michele.mottini@cheapnet.it

 

LEAL Sezione di Sondrio

(da 'l Gazetin, dicembre 2011)

 

 

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