Diario di bordo
Taxi. Solidarietà della Rosa nel pugno a Giavazzi e al giovane aggredito
Francesco Giavazzi
Francesco Giavazzi 
28 Luglio 2006
 

«Esprimiamo la nostra più sincera solidarietà a Francesco Giavazzi e al giovane aggredito ieri a Milano dai taxisti».

Lo ha dichiarato Roberto Biscardini della Rosa nel Pugno, che ha aggiunto: «Ciò che è successo ieri a Milano è ingiustificabile e inspiegabile. Individuare in Giavazzi da parte dei taxisti il nemico della categoria e, immagino con lui tutti coloro che rivendicano un servizio di taxi migliore nel nostro Paese, è segno di una categoria andata fuori controllo che cova dentro di sé più l’astio nei confronti del prossimo che non la responsabilità di garantire un servizio, tra l’altro pubblico, nelle migliori condizioni. Aver preso inoltre a calci e a pugni un giovane che ha avuto il coraggio di dissentire sull’iniziativa istigatrice e dolosa dei taxisti è un gesto che non può essere sottovalutato in alcun modo e sul quale è bene che la Magistratura apra gli occhi».

«I cittadini», ha aggiunto Biscardini, «a Milano devono essere in condizione di poter prendere un taxi e contemporaneamente di criticare i taxisti, così come prendono il tram e criticano l’Atm. D’altra parte, come ha fatto notare giustamente il professor Giavazzi, il fatto è inoltre inspiegabile dopo la marcia indietro del Governo».

«Io che sono stato spesse volte dalla parte dei taxisti, mi auguro», ha concluso Biscardini, «che i rappresentanti sindacali di questa categoria, molti di loro anche miei amici, che ieri hanno minimizzato dichiarando l’episodio un fatto isolato (ci mancava altro), si impegnino a togliere dalla città volantini e messaggi che sono di pura istigazione alla violenza».


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