Oblò cubano
Cuba. Liberati due dissidenti a Santiago
Angel Moya e (sopra) José Daniel Ferrer
Angel Moya e (sopra) José Daniel Ferrer 
13 Settembre 2011
 

Sono stati liberati due prigionieri politici, membri del gruppo dei 75, dopo 3 giorni di detenzione nella città orientale di Santiago de Cuba. Si tratta di Angel Moya e José Daniel Ferrer, arrestati venerdì scorso a Santiago, in seguito a manifestazioni pacifiche durante la processione della Vergine della Carità del Cobre. Ha dato la notizia Berta Soler, moglie di Angel Moya. I due attivisti, imprigionati durante la Primavera Nera del 2003, erano stati liberati nei mesi scorsi dopo un lungo negoziato tra Chiesa Cattolica e governo cubano.

Elizardo Sánchez, responsabile della Commissione per i Diritti Umani a Cuba, ha confermato la liberazione di tutte le persone arrestate durante la cerimonia in onore della Vergine della Carità, Patrona di Cuba. “Sono detenzioni che servono a contenere le manifestazioni di scontento e hanno il solo scopo di intimidire l’opposizione”, ha detto il dissidente. La televisione cubana, d’altro canto, nega che siano stati eseguiti arresti e che sia in atto un’azione di repressione nei confronti degli oppositori. Il governo nega di aver dato ordine ala polizia di aggredire le persone che manifestano pacificamente. La Chiesa Cattolica, in una nota dell’Arcivescovato consegnata alla stampa, scrive: “La violenza di ogni tipo, praticata su persone indifese, non è mai giustificabile”.

All’Avana, intanto, prosegue l’assedio della polizia nei confronti del pastore pentecostale, asserragliato nella sua parrocchia insieme a un gruppo di fedeli in attesa della presunta fine del mondo, di uno tsunami devastante. Sono escluse le motivazioni politiche. Le autorità cubane stanno cercando di negoziare la resa del sacerdote.

 

Gordiano Lupi


TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - R.O.C. N. 7205 I. 5510 - ISSN 1124-1276