Diario di bordo
Bologna. Matrimonio gay: la classe politica continua a ignorare il problema 
Chiesta la trascrizione del matrimonio celebrato in Spagna; di fronte a diniego, ricorso a Strasburgo
31 Agosto 2011
 

Il Comune non ha ricevuto Ottavio e Joaquin, che insieme a parenti ed amici hanno quindi ‘occupato’ simbolicamente la Sala Rossa dove solitamente si svolgono i matrimoni con rito civile prima di recarsi presso gli uffici anagrafici del Comune per presentare la richiesta di trascrizione del matrimonio fatto in Spagna

 

 

Lunedì 29 agosto la coppia gay che si è sposata lo scorso 20 agosto in Spagna, accompagnata da amici, parenti, personalità politiche si è recata al Comune di Bologna per essere ricevuta dal Sindaco per chiedere la trascrizione del loro matrimonio nei registri del Comune, così come previsto quando si contrae matrimonio all’estero.

La coppia composta da Ottavio Marzocchi, bolognese, funzionario a Bruxelles del Parlamento Europeo, membro del Consiglio Generale del Partito Radicale Nonviolento, responsabile delle questioni europee di Certi Diritti, e Joaquin Nogueroles Garcia, funzionario della Commissione Europea, era accompagnata da amici, numerosi parenti venuti appositamente dalla Spagna, Sergio Rovasio e Giacomo Cellottini, Segretario e Tesoriere di Certi Diritti, Emiliano Zaino, Presidente di Arcigay Il Cassero, Monica Mischiatti, Presidente di Radicali Bologna, Zeno Gobetti, Segretario dell’Associazione Radicale Giorgiana Masi, Franco Grillini, Consigliere regionale Idv ed esponente storico del movimento lgbt, Cathy La Torre, Capogruppo Sel al Consiglio comunale di Bologna, e Carlo Santacroce, Presidente di 3D.

Nessun rappresentante politico della Giunta comunale ha ricevuto la delegazione che ha quindi ‘occupato’ simbolicamente la Sala Rossa dove solitamente si svolgono i matrimoni con rito civile. Dopo aver fatto un po’ di foto e atteso che almeno un funzionario ricevesse la delegazione, la coppia si è recata presso gli uffici anagrafici del Comune di Bologna dove alcuni funzionari, molto gentili, hanno spiegato quali documenti occorre presentare per la richiesta di trascrizione del matrimonio fatto in Spagna. I funzionari hanno anche spiegato che in base ad una Circolare Amato del Ministero degli Interni non sarà possibile comunque fare la trascrizione e che ne verrà data comunicazione scritta alla coppia sposata.

L’Associazione Radicale Certi Diritti assisterà la coppia che ha già preannunciato di voler fare ricorso, in caso di diniego del Comune, alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo e alla Corte di Giustizia Europea per il mancato rispetto dei Trattato di Nizza, sulla libera circolazione dei cittadini all’interno dell’Ue e del Trattato di Lisbona sulla lotta alle discriminazioni anche in base all’orientamento sessuale.

Di seguito una nota esplicativa della campagna di Affermazione Civile alla quale hanno aderito decine di coppie in tutta Italia.

 

Questa iniziativa fa parte della “Campagna di Affermazione Civile”.

>> Sul sito web di Certi Diritti un documento spiega in cosa consiste

 

Certi Diritti


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