Opg Montelupo: 10 morti in 10 anni, chiarire anche per il futuro 
Bene intervento della Procura!
26 Agosto 2011
 

Bene la Procura di Firenze, utili approfondimenti per chiarire ciò che è avvenuto in passato e affinché non succeda più in futuro. Basta una visita per rendersi conto che il reato ipotizzato -«abbandono di incapace»- è la realtà quotidiana sanitaria e strutturale di Montelupo.

Pazienti con gravi patologie psichiatriche sono letteralmente abbandonati a loro stessi in una struttura carente di personale medico e sanitario, e in locali le cui condizioni igienico-sanitarie risultano assolutamente non rispettose degli standard minimi di accreditamento.

L'intervento della Procura è una conseguenza dell'iniziativa della Commissione d'inchiesta sul servizio sanitario nazionale del Senato, presieduta da Ignazio Marino.

Tra le disposizioni cui doveva ottemperare l'Opg di Montelupo:

 

1. Stanza contenzione è sotto sigilli, chiusa fino a che non si adegua ai requisiti minimi sanitari, ossia la possibilità per la persona contenuta di chiamare aiuto ed essere monitorata continuamente. Il doppio binario sanità e carcere produce l'assurdo di un medico che dispone una contenzione fisica, ma che dipende dagli agenti penitenziari per accedere alla stanza anche solo per i controlli essendo nella disposizione degli agenti la chiave!

 

2. Celle coi sigilli da sgomberare nel reparto Ambrogiana. Delle 21 celle da sgomberare per il provvedimento della commissione sono poche quelle rimaste ancora occupate, visto che 9 internati sono stati inviati in altri Opg per i rispettivi bacini di competenza. In particolare 5 a Reggio Emilia, 2 ad Aversa e 2 a Napoli per altri stanno studiando altre soluzioni, ma al 26 agosto dovrebbe essere rispettata la scadenza.

 

3. Sistema antincendio. Mentre la direzione dell'Opg sta verificando la realizzabilità dell'adeguamento alla norma di legge antincendio, per cui è stata concessa una proroga al 30 settembre, resta da capire come la sezione ristrutturata 4 anni fa (Torre) abbia potuto ricevere l'agibilità e il nulla osta senza rispettare la normativa antincendio. Chi ha fatto i controlli e come? Con quali certificati? C'è stata una “omissione” o una “falsificazione”?

Su questo presenteremo con il senatore Marco Perduca una interrogazione al ministro dell'Interno per quanto di competenza dei Vigili del Fuoco e della Salute per quanto di competenza delle Asl. E sopratutto al ministero della Giustizia per quanto di competenza del Dap e dell'organismo interno preposto.

 

E infine, a sei mesi, l'adeguamento dell'intera struttura ai requisiti igienico-sanitari per l'accreditamento nazionale e regionale di una struttura sanitaria.

 

Donatella Poretti


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