Frattini riferisca al parlamento gli ordini “terribili” di Gheddafi 
I senatori radicali chiedono discussione anche sulle strategie per l'arresto del colonnello
26 Agosto 2011
 

Piuttosto che 'confessarsi' coll’Avvenire, il Ministro Frattini deve riferire immediatamente alle Camere nel merito delle dichiarazioni rilasciate oggi circa la prossima pubblicazione dei «terribili ordini impartiti da Muammar Gheddafi e dal suo governo durante la guerra, che davano ordini di mascherare cadaveri militari con abiti civili per fare cadere colpe loro sulla Nato». Oltre che «le prove degli ordini dati dal governo di Gheddafi per trasformare Lampedusa in un inferno: ‘Mettete sui barconi migliaia di disperati e gettate l’isola nel caos…’».

Il Parlamento, che appena due anni fa aveva ratificato un trattato bilaterale colla Libia del Colonnello, non è mai stato informato -come previsto dal trattato stesso- del progresso dei rapporti tra i due paesi. Oggi occorre ripristinare almeno un minimo di dialettica istituzionale e rendere edotti, in particolare i favorevoli all’alleanza strategica con un regime sanguinario, di cosa fosse capace il Colonnello Gheddafi.

Auspichiamo quindi una convocazione almeno delle Commissioni esteri di Camera e Senato perché avvenga questa informativa e nel frattempo consigliamo a Parlamentari e giornalisti di leggersi gli stenografici dei Deputati e Senatori Radicali in occasione del dibattito per la ratifica del Trattato Italia-Libia, riteniamo si tratti di un esercizio particolarmente utile alla vigilia della caduta dell’ex amico di Tripoli.

 

Marco Perduca e Donatella Poretti


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