Diario di bordo
Walter Castaldo. W l'Italia!!! 
(...e non finisce qui!)
21 Agosto 2011
 

ROMA – Se è un cardinale a pronunciare la parola “evasione” la cosa non passa inosservata, e così è andata il giorno dopo le parole di Angelo Bagnasco sulle “cifre impressionanti” dell’evasione fiscale in Italia. Chiesa e tasse, per molti un binomio che tradotto vuol dire evasione legalizzata: secondo i Radicali i privilegi fiscali di cui gode la Chiesa cattolica fanno perdere parecchi miliardi l’anno alle casse statali. Un ritocco alle norme, secondo Mario Staderini, il segretario dei Radicali, farebbe risparmiare 3 miliardi l’anno.

Si comincia con l’Ici. La legge istitutiva di questa tassa prevede esenzioni per gli immobili destinati al culto e per usi “meritevoli” (come attività assistenziali o educative). Negli anni qualcosa è cambiato, come racconta Il Fatto Quotidiano: «Nel 2007 fu bocciato un emendamento socialista che proponeva di abbattere l’Ici per gli immobili della Chiesa adibiti a scopi commerciali e grazie a un provvedimento del governo di centrosinistra, adesso basta che non siano “esclusivamente dedicati” al commercio». Sono parecchi quindi gli istituti religiosi che non pagano questa tassa pur essendo stati convertiti in alberghi. L’Anci, l’associazione dei Comuni italiani, ha fatto il conto: a pagare questa tassa è solo il 10% di chi dovrebbe, con un danno da 500 milioni di euro l’anno.

Non solo. I Radicali contestano anche l’abbattimento dell’Ires del 50 per cento nei confronti degli enti di assistenza e beneficenza. Senza contare il contributo dell’8 x mille che arriva a 900 milioni l’anno per essere utilizzato per mantenere i sacerdoti, costruire nuovi edifici dedicati al culto e per gli interventi di carità in Italia e all’estero.

«Noi non pretendiamo di rimettere l’Ici sulle chiese» spiega Staderini «ma almeno sulle attività commerciali. Lo Stato, in un momento di crisi come questo potrebbe risparmiare fino a 3 miliardi l’anno e il Vaticano pagare con i profitti ricavati dalle attività come tutti gli altri imprenditori».

C’è poi il capitolo del turismo con l’Opera romana pellegrinaggi, «un’attività del Vicariato di Roma, organo della Santa Sede, alle dirette dipendenze del Cardinale Vicario del Papa», si legge nel sito di presentazione. Da 75 anni organizza tour per i pellegrini da e per tutto il mondo praticamente esentasse, nonostante una sede in centro a Roma e i 7 pullman gialli a due piani che si vedono spesso nella capitale e che, a 18 euro a passeggero, offrono un tour per la Roma cristiana. Gli stessi pullman su cui la cronaca si era concentrata dopo la denuncia da parte dei lavoratori che venivano pagati in nero.

 

Walter Castaldo

(da R-esistiamo, 20 agosto 2011)


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