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Nemmeno la solita pioggia riesce a fermare “AmbriaJazz” 
Il concerto alla centrale di Boffetto si è tenuto regolarmente nonostante il maltempo
Paolo Angeli & Hamid Drake (foto di repertorio, Sudtirol 2008)
Paolo Angeli & Hamid Drake (foto di repertorio, Sudtirol 2008) 
29 Luglio 2011
 

Presenti circa 150 spettatori entusiasti che hanno applaudito l’esibizione di Paolo Angeli & Hamid Drake e il tributo ad Hendrix delle Mosche Elettriche di Giovanni Falzone

 

 

Grande successo per il doppio concerto di Piateda, tenutosi regolarmente giovedì sera nonostante la pioggia alla Centrale di Boffetto. Il direttore artistico Giovanni Busetto, malgrado le incertezze atmosferiche, non voleva spostare l’esibizione in palestra, dove certe finezze sonore si sarebbero perse, e alla fine ha avuto ragione.

Grazie ad un palco coperto e ad una tensostruttura allestita dal Gruppo Ana Protezione Civile, da sempre in prima linea per il Festival, circa 150 spettatori, tra cui il sindaco di Piateda Aldo Parora, che ha fatto gli onori di casa e l’assessore alla cultura della Comunita Montana Valtellina di Sondrio, Dario Ruttico, hanno potuto assistere ad una serata di altissima qualità musicale.

Sul palco per primi, Paolo Angeli e Hamid Drake hanno offerto un’esibizione indimenticabile. Angeli con la sua chitarra sarda modificata, Drake con batteria e percussioni sono due musicisti di altissimo livello che amano inventare tessiture sonore complicate, ma anche le semplici melodie delle rispettive tradizioni. I due possiedono tecnica ineccepibile e creatività inesauribile e hanno offerto un vero e proprio viaggio nelle musiche del mondo. Da applausi a scena aperta il brano finale in cui Drake ha suonato un bodhran, tamburo tipico della tradizione irlandese ma alla maniera turca, traendone una melodia affascinante. Dal canto suo, con una chitarra che è insieme contrabbasso, violoncello, sitar, mandolino, Angeli estrae meraviglie sonore dal suo strumento, interagendo perfino con una… radio portatile

Il trombettista Giovanni Falzone con le sue Mosche Elettriche ha rappresentato l’incontro tra Jimi Hendrix e Miles Davis come se lo immagina lui, fondendo proprie composizioni con quelle dei due grandi musicisti. Così il celeberrimo riff di “Purple Haze” si unisce a “Electric Flies” (brano che ha dato nome al gruppo), “Fire” si scioglie nella bellissima ballad “Novembre 1919”. C’è spazio anche per una fantasia su Ennio Morricone, insuperato autore di colonne sonore, con il gruppo (Michele Tacchi, basso elettrico; Valerio Scrignoli, chitarra; Riccardo Tosi, batteria) che si scioglie in break misurati e coinvolgenti. Il finale è un’incandescente “So What” di Davis intrecciata all’hendrixiana “Foxy Lady” ,con risultati davvero sorprendenti.

 

Oggi il festival si sposta a Castel Grumello per il doppio concerto di Blastula e Francesca Breschi. Domani sarà la giornata di Ambria, con salita in quota alle 12 dove ancora la Breschi riproporrà il suo percorso musicale al femminile accompagnata dalle letture dialettali di Luigi Zani. Poi discesa a Sondrio, dove ai Giardini di Palazzo Martinego alle 20:30 suoneranno i giovani Funkocracy (impegnati in una rilettura di “Tutu”, ancora di Miles Davis) prima del quartetto Tinissima di Francesco Bearzatti nel set dedicato ad un altro grande della cultura afroamericana come Malcolm X. Per l’occasione si potrà visitare anche la relativa mostra di pittura di Francesco Chiacchio che rimane aperta a Palazzo Martinengo fino al 6 agosto.

In caso di pioggia il concerto si terrà all’Auditorium “Torelli”.

 

Paolo Redaelli


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