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Alberto Figliolia. Cinema e fotografia all'Oberdan 
Milano, 15 luglio – 7 agosto
08 Luglio 2011
 

Cinema e fotografia, due arti affini La “statica” fotografia non è mai stata avversa al dinamismo del cinema e viceversa. Giunge a proposito la rassegna Cinema e fotografia” presentata, dal 15 luglio al 7 agosto, dalla Fondazione Cineteca Italiana. Le proiezioni avverranno nella Sala Alda Merini dello Spazio Oberdan della Provincia di Milano (v. Vittorio Veneto 2, Milano).

La manifestazione ha lo scopo di mostrare e far conoscere l'arte dei Maestri della fotografia, protagonisti di documentari a loro dedicati, e di offrire al pubblico una serie di opere in cui le due forme espressive convergono in varia misura o per la veste di chi le ha concepite e create o per le vicende narrate in pellicola.

Uno dei sedici titoli della kermesse che maggiormente spicca è il documentario inedito centrato sulla figura di Annie Leibowitz, Life through a lens (sei passaggi, da venerdì 15 luglio, ore 21:15), celeberrima fotografa statunitense, autrice dell'immagine di John Lennon nudo abbracciato alla moglie Yoko Ono. La foto fu scattata il giorno prima dell'assassinio di Lennon. Al film seguirà sempre Gimme Shelter, il documentario sul tour in terra americana, anno 1969, dei Rolling Stones. La Leibowitz era la fotografa ufficiale della band di Jagger-Richards.

Altri cinque documentari vertono su altrettante eccellenze italiane della fotografia, vale a dire Ferdinando Scianna (che sarà in sala in occasione della proiezione di mercoledì 20 luglio, ore 19), Gabriele Basilico, Gianni Berengo Gardin, Franco Fontana e Mimmo Jodice.

Fra gli altri titoli da segnalare I segreti della Casa Bianca, mediometraggio su Pete Souza, fotografo ufficiale di Barak Obama.

Dulcis in fundo i capolavori di Michelangelo Antonioni Blow-Up e Professione: reporter (The Passenger, con uno straordinario Jack Nicholson e la presenza anche della compianta Maria Schneider) e La finestra sul cortile (Rear Window, 1954, con una stupenda Grace Kelly e un superlativo James Stewart) di Alfred Hitchcock, esemplari storie, ricche di pathos e significato esistenziale, il tema dell'identità dello straniamento o della realtà altra, quasi una fusion fra i due mezzi espressivi nella simbologia dell'occhio/lente con cui si guarda la vita con tutto il suo carico e patrimonio di misteri, dubbi e disvelamenti.

 

Info per il pubblico:

Tel. 02 77406316 – www.cinetecamilano.it

 

Alberto Figliolia


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