Diario di bordo
Milano. La diffamazione ha le gambe corte 
Lucio Bertè risponde a De Corato e Zambetti: «La semina di paura contro Pisapia sorpassa i limiti del "procurato allarme"»
26 Maggio 2011
 

Giuliano Pisapia Sindaco e Marco Cappato in Comune per i diritti umani, civili e politici dei cittadini, anche quelli detenuti.

Per i diritti dei bambini: subito la nomina del garante regionale dell'infanzia, istituito due anni fa e impedito da Pdl e Lega.

 

 

Anche i giovani "autonomi" che avevano occupato la villetta ALER di via del Sarto a Milano, sono stati indicati dai sostenitori della Moratti come anticipatori del regime di illegalità e disordine che attenderebbe i milanesi se vincesse Giuliano Pisapia. Il Vicesindaco De Corato ha dichiarato dal Giornale: «Se al ballottaggio verrà riconfermata la vittoria delle sinistre assisteremo a una proliferazione selvaggia e indiscriminata di occupazioni» e l’Assessore regionale alla Casa Domenico Zambetti da Libero: «Se questo è il vento che sta cambiando, siamo seriamente preoccupati... Massima vigilanza con i professionisti dell'occupazione a volto coperto. Io c'ero, ma gli altri dov'erano?» Replica l'ex Consigliere regionale della Lista Bonino-Pannella, Lucio Bertè, sostenitore di Pisapia sin dalle primarie: «Dov'erano gli altri non lo so, ma Zambetti sa bene che, quando è arrivato lui, io ero lì da alcune ore e mi ero offerto di salire sul tetto a parlare con quei ragazzi, ricevendo l'apprezzamento di Polizia e Carabinieri, consapevoli dell'attitudine nonviolenta dei radicali e della loro capacità di "creare ordine pubblico". Pisapia ha questa stessa attitudine».

«De Corato, Formigoni, Salvini e il "pacchetto di mischia" della Moratti hanno scelto la linea della diffamazione, e la semina della paura (si chiama procurato allarme ed è un reato), ma sanno bene che Pisapia è uomo di legge e di dialogo, di attenzione ai problemi e di proposte ragionevoli, come quelle per la riforma della giustizia avanzate con Umberto Nordio, e dunque condivisibili da destra e da sinistra. Per Pisapia, come per tutti noi, vale il principio della responsabilità penale personale e dell'uguaglianza davanti alla legge. Se l'abusivismo è proliferato a Milano, ciò è accaduto con l'Amministrazione di centro destra che non l'ha saputo prevenire con risposte abitative adeguate per le famiglie più povere e con l'offerta ai giovani (e non solo) di spazi di lavoro autonomo e di espressione artistica, per fare musica e teatro. Loro invece stanno con il Berlusconi della sanatoria dell'abusivismo edilizio di Napoli e di tutta Italia, con il Berlusconi, i Lupi e i Formigoni dell'abusivismo "legalizzato preventivamente" tramite la deregulation introdotta nelle leggi nazionali e regionali sulla casa, sui sottotetti e ora anche sulle spiagge, sfregiando il paesaggio italiano urbano e rurale, con il Berlusconi inventore dei Decreti della Protezione civile fatti per favorire la speculazione dei parcheggi interrati nei Centri storici - passione di Albertini, non a caso tornato minacciosamente a fianco della Moratti - abbattendo alberi secolari e cancellando siti archeologici e sacri come il Cimitero paleocristiano ad Martyres su cui sorge la Basilica di S.Ambrogio. Pisapia si è impegnato ad affrontare i nodi problematici di Milano per farne una città più serena e civile perchè più attenta agli ultimi e alla loro capacità di contribuire alla città. Glielo riconoscono uomini che se ne intendono come Don Colmegna e Don Gallo, a differenza di quanti, come CL e Compagnia delle Opere, hanno trasformato in affare anche la carità e il volontariato, schierandosi con la Lega contro il Card. Tettamanzi su Rom, immigrati, moschee, carcerati, tossicodipendenti... Con Pisapia Sindaco, in Comune ci sarà Marco Cappato (i Radicali...) per lavorare su tutto questo, ma anche sulla vita indipendente dei disabili, sul diritto alle cure dei "farmacodipendenti", sul diritto dei bambini ad essere aiutati nella loro famiglia. Per sapere di ogni bambino allontanato, in quale struttura residenziale sia e come sia trattato, per una protezione trasparente e incisiva, per prendere in mano i Servizi sociali e per avere subito - dopo 7 anni di ostruzionismo dell'ex Assessore regionale alla Famiglia Giancarlo Abelli, formigoniano e ciellino DOC - il Garante regionale dell'infanzia, la cui nomina è ancora impedita da PdL e Lega nonostante che la Legge istitutiva sia stata strappata 26 mesi fa con una dura battaglia dei radicali».

 

Associazione Enzo Tortora – Radicali Milano


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