Diario di bordo
Bonino e Cappato denunciano alla procura Berlusconi e i direttori dei TG che hanno trasmesso le sue pseudo interviste
23 Maggio 2011
 

Questa mattina Emma Bonino e Marco Cappato con l'assistenza dell'Avv. Giuseppe Rossodivita, hanno depositato una denuncia alla Procure della Repubblica di Roma e di Milano contro Berlusconi ed i direttori dei TG che venerdì 20 maggio hanno trasmesso le pseudo-interviste registrate del Presidente del Partito del Popolo della Libertà.

Nell'esposto i Radicali rilevano come gli interventi di Berlusconi nei Tg siano - per temi trattati, scenografia con tanto di simbolo elettorale alle spalle e montaggio del registrato - dei veri e propri spot elettorali assolutamente vietati nei notiziari.

Nell’esposto si evidenzia come, se fosse stato Berlusconi a pretendere dai direttori dei telegiornali - mediante costringimento o induzione determinato dalla sua qualità - la contestuale messa in onda di questi spot, non ci sarebbe nulla di diverso - per la struttura della condotta, le qualità soggettive dei protagonisti e le evidenti utilità di cui ha beneficiato il Presidente del Partito del Popolo delle Libertà - dalla concussione che i Pm di Milano hanno contestato al Premier allorquando contattò telefonicamente il questore per far affidare Ruby alla consigliera regionale Nicole Minetti, in contrasto con le norme di settore.

Qualora invece i direttori dei TG fossero stati pienamente consenzienti e compartecipi allora si sarebbe in presenza di un evidente reato di abuso d'ufficio. Contestualmente è stata inoltrata alla Procura di Perugia tutta la documentazione inerente precedenti denunce nei confronti della RAI depositate presso la Procura di Roma e sulle quali la Procura di Roma, dopo aver lasciato trascorrere oltre un anno senza compiere alcun atto di indagine, ha richiesto l'archiviazione.

Marco Cappato, Capolista della Lista Bonino Pannella, a riguardo ha dichiarato: «Si è trattato di spot analoghi a quelli, celebri, che Berlusconi inscenava per Forza Italia sino a quando è entrata in vigore la legge n. 28 del 2000; mancava solamente la foto di famiglia in bella vista sulla scrivania. L'occupazione delle TV da parte di Berlusconi non è cosa alla quale si può rimediare con dei semplici spazi di riparazione, ne può essere sufficiente l'intervento dell'AGCOM. Fatti così gravi debbono essere valutati anche in sede penale, come da tempo sottoponiamo alla Procura di Roma».

Mario Staderini, Segretario di Radicali Italiani, ha ricordato che «questa denuncia si inserisce nella lunga lotta Radicale a difesa del diritto del popolo italiano a poter conoscere prima di scegliere e deliberare. La stessa lotta per la quale sabato scorso abbiamo reso noto i dati clamorosi elaborati dal Centro d’ascolto dell’informazione su ascolti e presenze dei politici nei programmi di approfondimento, e che vede Marco Pannella impegnato in una lunga iniziativa nonviolenta per la vita della democrazia».

 

Fonte: Radicali.it


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