Sì, viaggiare
Perché è nato DURITO.IT 
Giovanni Maiolo ha annunciato la nascita sul web di un un nuovo 'diario latinoamericano' in lingua italiana
17 Maggio 2011
 

«Nell’asfissiante solitudine degli inizi della guerriglia zapatista, un curioso personaggio si presentò nei nostri accampamenti. Uno scarafaggino fumatore, di buone letture e miglior conversazione, si prese l’impegno di confortare le fredde notti di un combattente, El Sup».

Così scrive il Subcomandante Marcos e per anni Durito gli ha tenuto compagnia nella selva Lacandona, in Chiapas, Messico.

Dal levantamiento del primo gennaio 1994 in poi lo scarafaggio «autonominatosi cavaliere errante e con il nuovo appellativo di Don Durito della Lacandona, ha deciso di percorrere le strade del mondo per raddrizzare i torti, soccorrere le donzelle, confortare il malato, appoggiare il debole, insegnare all’ignorante, umiliare il potente, innalzare l’umile».

Nel suo girovagare Don Durito è arrivato anche in quest’altro sud che si chiama Sud Italia e precisamente Calabria.

Qualche mattina fa sono stato svegliato da una voce: “C’è sempre e per tutti un sud più a sud”.

Ho spalancato gli occhi, essendo convinto di essere solo nella mia stanza:

Chi è?

Eccomi, ero Don Durito della Lacandona, ora sono Don Durito di Caulonia, – che è il nome del mio paese, ed un esserino piccolo e nero, proprio uno scarafaggio, con un tappo in testa come elmo e uno stuzzicadenti come lancia si è arrampicato sul mio piumone.

Mi sono disperato un attimo scambiandolo per un’allucinazione dovuta all’alcol della sera precedente ma invece era proprio tutto vero. Don Durito era davanti a me, aveva un incarico da assegnarmi.

Tu puoi essere uno dei miei umili servitori, accetti?

Non sono solito servire proprio nessuno, mi spiace.

Idiota. Non si tratta di servire una persona ma un’idea.

Parliamone.

Ricorda che sei al cospetto di Don Durito ora di Caulonia e devi esserne onorato.

Ok, sono onorato di essere nella mia stanza alle 6 di mattina a parlare con uno scarafone.

Cosa? Io scarafone? RAZZISTA! – e mi agita lo stuzzicadenti sotto al mento.

Chiedo perdono, non volevo offendere.

Don Durito è superiore a qualsiasi offesa – dice ricomponendosi.

Allora, cosa vuoi da me?

Da questo momento avrai un compito al quale non potrai sottrarti.

Se lo dici tu.

Sarai un ingranaggio della lotta contro il neoliberismo planetario che devasta l’ambiente, rende i poveri più poveri e i ricchi più ricchi.

E come?

Mi risulta che in Italia si parli delle lotte in America Latina poco e male. Nel tuo stato insomma regna sovrana la disinformazione e al vostro re nano, con tutto il rispetto per i nani e nessun rispetto per i re, sta bene così. Per cui tu costruirai un sito con l’aiuto dell’altro umile servitore Sasà Anarchia, e darai spazio ai dispacci che ti giungeranno da me e dalla moltitudine che vuole giustizia.

È per questo che oggi nasce il sito Durito.IT. Con lui ho dovuto anche concordare una linea politica e perciò qui non troverete MAI una parola di sostegno ad un dittatore. Io e lo scarafon… ehm... scarafaggio, crediamo nella giustizia sociale ma anche nella libertà individuale. Potremmo riassumere il nostro pensiero con la seguente affermazione: “Tra il dittatore Batista e il guerrigliero Fidel Castro non abbiamo dubbi a schierarci con Fidel ma tra il dittatore Fidel Castro e la dissidente Yoani Sánchez simpatizziamo fortemente per la blogger”.

Questa sarà la filosofia di questo diario latinoamericano, realizzato in collaborazione con i siti amici che trovate nell’apposito link. Parola di Giovanni Maiolo (foto), ormai al servizio di Don Durito da Caulonia.

 

Giovanni Maiolo

(da Durito.it, 6 maggio 2011)

 

 

www.durito.it

Con i migliori auguri da Tellusfolio


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