Diario di bordo
Referendum 12 e 13 giugno. L'illegalità ha passato il segno 
Comunicato del Comitato referendario della provincia di Sondrio “2 Sì per l'acqua bene comune”
03 Maggio 2011
 

Il regolamento sulla par condicio per i referendum del 12 e 13 giugno dovrebbe essere già applicato, e invece non è neanche stato approvato.

Un altro colpo basso contro una consultazione su temi – acqua e nucleare – che gli italiani hanno molto a cuore ma che, evidentemente, a qualcuno danno parecchio fastidio. Il Comitato ‘2 sì per l’acqua bene comune’ e il Comitato ‘Vota Sì per fermare il nucleare’ si preparano alla mobilitazione: è in corso ora, un sit-in davanti a Palazzo San Macuto (ore 14) in via del Seminario dove dovrebbe riunirsi la commissione di vigilanza RAI. L'obbiettivo è far pressione sulla commissione stessa affinché superi le contrapposizioni in nome dell’informazione e del pluralismo, e dia via libera al regolamento sulla par condicio. Immediatamente: abbiamo già passato il segno, ma ritardare ancora l’approvazione sarebbe un’ulteriore grave affronto agli italiani.

Oggi, 3 maggio, è anche la “Giornata mondiale della libertà di stampa” proclamata dall'Onu, ed il presidio acquisisce quindi anche un significato ulteriore per dire che non è tollerabile che all'ostruzionismo politico si voglia aggiungere quello mediatico.

Sarà l'occasione per consegnare al presidente Sergio Zavoli le migliaia di firme raccolte contro l'oscuramento dei referendum.

All'appello hanno aderito, tra gli altri, numerosi esponenti del mondo dello spettacolo tra cui Ottavia Piccolo, Roberto Vecchioni, Marco Paolini, Franco Battiato, Neri Marcorè, Lella Costa, Teresa Mannino, Antonio Cornacchione, Giovanna Marini.

 


Martina Simonini e Andrea Patroni

p. il comitato referendario della provincia di Sondrio - 2 sì per l'acqua bene comune

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