Itaca
Bevilacqua e Osti. Autovetture 
(parte prima)
26 Aprile 2011
 

È dove la strada scende a pista di biglie,

nei pressi di Piussogno, che mi sono

sforzato di guardare attraverso

l’intrico di muschio e fieno, armature

fuori dal coro di cemento;

 

ed ho visto un'auto finalmente,

come la terza dimensione emersa

dal piano ingannevole di un quadro:

da principio presunta astrazione,

poi a rivelare un sentimento sepolto.

 

Francesco Osti

 

 

 

Un'auto che ci stava a fianco si era presa

l’attenzione perché non è detto che fosse consunta

anzi sfoggiava delle ruote gonfie per le vie di Monreale,

e farle una foto era troppo normale quasi inconsistente

nella bolgia dei rumori che non trovano somme.

Sei cifre in una targa sono una per decennio, forse

sono l’accavallamento di tante solitudini

o il codice segreto di un’altra memoria

e tu ridevi perché c’eri e rombi ancora sulle mie facce

senza perdere terreno, dimagrita anche nel seno

ma tremendamente bella e lunga

quanto una pista, un circuito di passioni.

 

Massimo Bevilacqua

 

 

Materiali per la manutenzione. The Beatles, “Dear Prudence” (The White Album). –Raccolta poetica “Selvatica” di Ermanno Krumm, da Respiro (Mondadori, 2007). –dEUS, “Instant Street” (album: The ideal crash).

 

(da 'l Gazetin, maggio 2009)


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