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Vetrina/ Poesie da Roma
15 Aprile 2011
 

È con grande piacere che pubblichiamo qui di seguito alcuni componimenti che ci sono giunti dalla capitale, scritti da alcuni amici poeti della Famiglia Valtellinese di Roma, associazione che ci segue sempre con particolare attenzione. Ringraziando gli autori che si sono resi disponibili alla collaborazione, invitiamo tutti coloro che vogliono pubblicare le proprie poesie a scrivere in redazione a: labos@retesi.it oppure paolamara@fastwenet.it. Grazie a tutti. (Paola Mara De Mastri)

 

 

 

L’impazienza dei mandorli

 

I mandorli hanno sentita

la primavera,

che ancora non era,

nell’aria ׀ assopita,

nella terra solitaria ׀ e nera.

Hanno attinto al cuore della vita

nell’ombra dei solchi, gremita

di passeri non liberati ׀ ancora,

nel vento che trascolora,

come per un’aurora ׀ improvvisa,

che non abbia mai fine.

Son occhi di bimbi sgranati

a gorghi d’azzurro,

lassù invigilati,

i fiori levati ׀ al confine

indeciso ׀ dell’immensità.

Tu sali, la sposa ׀ del vento,

tra i campi,

al sussurro ׀ dei clivi,

petrosi,

nell’aria dal mare indivisa,

avanti che l’alba divampi,

tra rivi ׀ dal vortice incisi,

che presto saran fragorosi,

vestita di rosa ׀ e di trine,

spruzzata di pollini, intera

nel cuore portando la tua primavera,

che non finirà.

 

Remo Bracchi

 

 

 

NUVOLA

 

Seduta su pensieri

che inciampano nel vento

che mi tormentano la vita.

 

Chiara Pini

 

 

FUGA

 

Rinchiudersi in un eco di sguardi

nella realtà di paesaggi immaginari.

Sola, danzando col vento

in cerca di te.

 

Chiara Pini

 

 

 

TELEFONO

 

Telefono,

sei lì,

silenzioso e solo.

Ti guardo:

attendi uno squillo.

Anch’io.

Sbrigati! Suona!

Ecco, sussulto, corro, t’afferro:

sei muto!

Ti lascio,

pensando a chi m’ha pensato.

M’illudo.

 

Carlo Pini

 

 

 

CASA IN VALTELLINA

 

Soltanto qui ritrovo me stessa….

Tra vecchie foto scoperte in soffitta

Tra odori di legno invecchiato, di fumo, di sassi, di vino, di mele…

Tra farfalle bianche che disegnano ricordi

volandomi intorno nei luoghi a me cari

Tra fiori nuovi nati da semi antichi
Tra melodie consuete di vento e di pioggia
Tra le zolle dell’orto morbide e scure e tra le viole
Seduta sulle scale di pietra calda di sole

Nel chiarore della luna maestosa che sorge lenta tra le montagne

e ispira sogni infiniti….

Magica casa nata dall’amore e dalla fatica,

che apri le braccia e sprigioni forza e luce, al di là del tempo.

 

Pina Baroli


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