Oblò cubano
Librado Linares sarà scarcerato 
La carota e il bastone della strategia mediatica cubana
17 Marzo 2011
 

Il prigioniero politico del gruppo dei 75, Librado Linares García, sarà liberato nelle prossime ore

Claudia Cadelo solidarizza con Dagoberto Valdés

La svalutazione del peso convertibile

 

 

Il prigioniero politico cubano appartenente al gruppo dei 75, Librado Linares García, sarà liberato nelle prossime ore, come ha confermato la moglie Magalis Broche de la Cruz, una Dama in Bianco che vive a Camajuaní, provincia di Villa Clara. Broche de la Cruz ha dichiarato di aver ricevuto una telefonata dal cardinale Jaime Ortega y Alamino, con la quale si annunciava la prossima liberazione del suo sposo.

Librado Linares García, un ingegnere di 51 anni, è stato arrestato il 18 marzo del 2003 e condannato a 20 anni di carcere dopo uno dei tanti giudizi sommari che hanno caratterizzato la Primavera Nera di Cuba.

Linares García apparteneva al Movimento Cubano Riflessione e ha sempre rivestito una posizione di primo piano all’interno dell’opposizione cubana. Presidente della Commissione numero 11 del Concilio Cubano nel 1996. Nel 1998 ha fondato il Movimento Cubano Riflessione e nel 1999 si è integrato al gruppo Todos Unidos. Quando è stato incarcerato svolgeva funzioni di segretario del Movimento Cubano Riflessione. Linares García ha scontato la sua condanna nel penitenziario di Ariza, nella zona di Cienfuegos, successivamente è stato trasferito al Combinado del Este, nei pressi dell’Avana, e infine alla Pendiente di Santa Clara.

Un comunicato stampa dell’Arcivescovado dell’Avana ha precisato che presto saranno liberati anche Daviel Gaínza Leiva, Emilio Pérez Díaz, Juan Ramón Rivero Despaigne, Lázaro García Farah, Luis Campos Corrales, Maikel Pedroso Bocourt, Orestes Paina Viera, Pavel Hernández Mansfarrol e Randy Cabrera Mayor, tutti prigionieri politici che non appartengono al gruppo dei 75 e che hanno accettato di essere esiliati in Spagna.

 

Intanto la blogger Claudia Cadelo, autrice di Octavo Cerco, solidarizza con Dagoberto Valdés - direttore della rivista digitale Convivencia - e rigetta con durezza le accuse della televisione cubana come «un nuovo capitolo di diffamazione condotto dal regime contro i cittadini che aspirano alla libertà». Cadelo ritiene Valdés un giornalista rispettabile e un cittadino che cerca di esprimere le proprie opinioni, mentre la macchina del fango statale lo dipinge come «un mercenario al soldo di una potenza nemica». Il governo cubano sta liberando i prigionieri politici, ma porta avanti una strategia collaterale di demonizzazione della dissidenza creando intorno ai personaggi più rilevanti un’opinione pubblica negativa. L’offensiva mediatica del governo cerca di screditare gli oppositori e li dipinge come mercenari stipendiati dagli Stati Uniti.

 

Omar Santana su El Nuevo Herald esprime la sua sferzante opinione sul nuovo tasso di cambio in vigore a Cuba. Una vignetta satirica mostra una vecchietta stringere a sé un enorme peso convertibile mentre afferma: “Lo chiamano peso convertibile, perché il governo lo cambia come ritiene più opportuno”. Di fatto il peso convertibile è stato svalutato di un 8% rispetto al dollaro, ma è rimasta immutata la tassa di cambio del 10%, per cui a fronte di un dollaro il governo consegna circa 87 centesimi.

 

Gordiano Lupi


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