Dialogo Tf
Patrizia Garofalo. Seventy Sex, romanzo di formazione?
16 Febbraio 2011
 

L’editore del grande Tondelli voleva fare soldi?

Forse sì, visto questo libro, lette alcune parti offerte dai siti e preso atto dello scoop finale di scoprire chi si nasconda dietro pseudonimo (oggi l’anonimato si chiama così) che rimanda ad autori molto autorevoli.

L’editoria risponde ai tempi e pubblica quello che la gente vuole. Ma è vero? Ho seri dubbi ma visto che la cultura non si mangia, ci evitasse almeno l’antipasto delle meraviglie di Marra prima di cena adesso espresse da Ruby e smettesse di pensare che tutti siano fogne da riempire di sesso, or(l)gette, giochini lesbici a scopo conoscitivo e quanto altro.

Nel frattempo mi auguro che nella bellissima Schio non si interroghino sull’identità della scrittrice, per alcuni giornali già identificata in una donna che racconterebbe la sua “scompigliata infanzia” poi redenta e rivisitata, almeno credo dalla presentazione del testo come romanzo di formazione.

Alle donne giovani o meno e ai loro compagni che l’altro giorno manifestavano insieme, alla loro dignità, al loro essere “persone” non si può rispondere così!

 

Questo libro ha suscitato la reazione giustissima di chi lavora e anche gratuitamente per la cultura come l’Associazione Cartacanta di Vicenza che opera con serietà, professionalità e cultura che mi ha segnalato questo scempio.

 

Patrizia Garofalo

 

 

Janis Joyce, Seventy Sex

Transeuropa, 2011, pagg. 136, € 12,90

 

Qui la reazione di CaRtaCaNta


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