Prodotti e confezioni [08-20]
Vetrina/ Alberto Figliolia. Fausto e Gino
02 Gennaio 2011
 


Un uomo solo è al comando; la sua maglia è biancoceleste; il suo nome è Fausto Coppi”. (Mario Ferretti, radiocronaca Cuneo-Pinerolo, terzultima tappa Giro d'Italia 1949)

 

Fausto Coppi
(Castellania, 15 settembre 1919 - Tortona, 2 gennaio 1960)

Gino Bartali
(Ponte a Ema, 18 luglio 1914 - Firenze, 5 maggio 2000)

 

 

FAUSTO E GINO *

 

Chi fu a passare l’acqua all’altro,

quell’acqua di sale, sole e malaria,

invidia, successo e inimicizia,

il paese dell’anima spaccato anche quello?

 

Chi fu che gettò l’ombra sua

oltre l’altra, i muscoli

tesi allo spasimo, le ruote

ferme in uno scatto eterno?

 

Pensavi alla tua dama, Fausto,

alle pedine bianche e nere del caso,

mentre i monti t’inghiottivano

con le strade abbacinate, allucinate,

o al fratello dal nome perduto,

alla sua presenza-assenza?

 

E tu, Gino, a che cosa pensavi

quel giorno dell’anno nuovo

nell’odore improvviso della morte

che ti aveva sottratto

l’antico avversario e compagno?

 

Fu lungo cammino insieme,

fu gloria o percorso breve,

come il profilo di un volo

d’aquila nel cielo

o il canto ultimo d’una sirena?

 

Alberto Figliolia

 

 

* Tratta da Una curva nel cielo (ApolloeDioniso Edizioni); inserita nell'antologia poetica del ciclismo Biciclette di carta (Limina).


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