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Renato Pierri. Ragionamenti intelligenti di Eugenia Roccella. A Domenica in
05 Dicembre 2010
 

Eugenia Roccella, durante la trasmissione “Domenica in” (28 novembre) ha dichiarato:

«Siamo liberi di non mettere il casco, di non mettere la cintura di sicurezza, siamo liberi di drogarci, di farci del male, siamo liberi persino di ucciderci ma non è che queste cose siano diritti anzi in genere sono contro la legge, cioè la libertà non è che possa diventare sempre un diritto, la libertà di morire è una libertà contro l'umano tanto è che se noi vediamo che una persona si sta suicidando interveniamo».

Non ha vicino qualcuno, un collega, non so, un familiare che le eviti di far brutte figure e le spieghi il significato del termine “libertà” e del termine “diritto”? Che la mamma può stabilire che cosa è male per il suo piccolo e che cosa è bene, ma lo Stato, che mamma non è, non ha il diritto di stabilire che cosa sia bene e che cosa sia male per una persona? Che le spieghi perché lo Stato ci obbliga a mettere il casco, o la cintura, mentre non ci impedisce di portare il cilicio, come fa la senatrice Binetti, oppure di digiunare, o procurarci altri tormenti? Che, ammesso non si abbia il diritto (morale, al più) di nuocere alla propria salute, nessuno ha diritto di impedircelo? Che le spieghi la differenza tra il suicidio di colui che ha avuto una delusione d'amore, ha perso persone care, il lavoro, ecc., e il suicidio del malato senza speranza?

Secondo il sottosegretario al Ministero della Salute (siamo in buone mani!), il fatto che interveniamo qualora vediamo qualcuno che sta per gettarsi da un ponte (qualcuno che potrebbe avere la possibilità di riprendere una vita sana e normale), dimostra che la libertà di morire è «una libertà contro l'umano». Se lo dice lei, la Roccella, vuol dire che così è.

 

Renato Pierri


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