Prodotti e confezioni [08-20]
Vetrina/ Alberto Figliolia. Il canto de La Moneda e delle Twin Towers
12 Settembre 2010
 

Flusso n° 3 (o Il canto de La Moneda
e delle Twin Towers)

 

Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo... Soltanto chi è forte è capace di perdonare. Il debole non sa perdonare né punire... 11 settembre 1906: Mohandas Karamchand Gandhi, il Mahatma, si avvale per la prima volta della satyagraha, l'uso della disobbedienza e della protesta senza ricorrere alla violenza

 

Ore 8:46 Torre Nord ########### volo American Airlines 11 Boeing 767 Boston-Los Angeles

Pregate per noi! Pregate per noi! Signore prega per noi... Non soltanto per me, per tutti noi... Signore, perdonaci per tutto quello che abbiamo fatto... Pregate per noi!

Ore 9,02 Torre Sud ########### volo United Airlines 175 Boeing 767 Boston-Los Angeles

Amore, volevo solo dire quanto ti amo. Ero un po' preoccupato. Non voglio perderti adesso che ti ho ritrovata. Sei tutto per me. Sei tutta la mia vita e il mio cuore. Ti amo tanto
Fuoco fumo camicie bianche nel vuoto anime in caduta libera parole nell'etere elettronico (parvenze d'eterno?) il nome di Dio in tutte le lingue del mondo uragano di polvere mascherine sulle labbra rapprese e impotenti grigio uniforme spietato il politico in giacca e la fiaba della capretta a rovescio l'implosione volti smorfiati case piegate notte artificiale la cappa del buio la scatola della televisione mondiale

Ore 9:59 ___________ Torre Sud del World Trade Center

Ore 10:28 ___________ Torre Nord del World Trade Center

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0 Ground Zero 0 Ground Zero 0 Ground Zero 0 Ground Zero 0 Ground Zero 0 Ground Zero 0 Ground Zero 0 Ground Zero 0 Ground Zero 0 Ground Zero 0 Ground Zero

 

Il presidente con l'elmetto in testa, anche lui fra quei caduti VITTIME i minatori sfruttati, il poeta morto di dolore (o un'iniezione di veleno), i torturati nelle stanze cieche, coloro cui mozzarono le mani, i corpi nei fiumi violenti e fangosi, i deportati negli stadi, gli intellettuali esiliati, la coscienza espropriata del mondo intero

Non t'amo come se fossi rosa di sale, topazio/ o freccia di garofani che propagano il fuoco:/ t'amo come si amano certe cose oscure,/ segretamente, tra l'ombra e l'anima

 

Fra fiori e sterpi il canto delle cicale nelle periferie abbandonate

Le fanfare resuscitate nei centri delle metropoli allagate

Le feste di paesi pavesati d'antica allegria e colori

Il cielo di un azzurro tenue come un tocco di pastello nel cuore sfibrato, il cielo terso e malinconico di settembre

La bellezza degli angeli rinascimentali, le piaghe di un bambino coperto di mosche

Ogni morte è la fine del mondo

 

Alberto Figliolia


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