Oblò cubano
Félix Luis Viera. Candide puttane della mia patria...
31 Agosto 2010
 

Candide puttane della mia patria

lontano, da questa gigantesca Città vi saluto

vi amo da lontano

ragazze che sognaste come me un futuro d’oro

equamente ripartito.

Puttane mie

puttane filologhe ingegnere medico economiste languide

laureate

che si sono vendute a un italiano grasso padrone di un’officina meccanica

a un cuoco svedese

a un camionista messicano

a un canadese che taglia il prato nei giardini altrui

a uno spagnolo specialista in salsicce

a un portoghese spregevole

vi voglio bene puttane mie

vi voglio bene, canto per voi e sono il vostro difensore

ragazze

adolescenti

che noi genitori vi dicemmo che la fame mai sarebbe entrata nel vostro regno

visto che era

problema di altre latitudini

che noi genitori vi assicurammo

che quelli che oggi vi possiedono per quattro dollari

erano miserabili senza valore per costruire un futuro senza il disonore

che noi genitori vi assicurammo

che avremmo cantato alle cinque della sera

ogni giorno

nelle colline che innalzavamo dove avremmo coltivato flauti e chitarre.

Puttane della patria mia

ragazze adolescenti laureate in progetti perduti

vi voglio bene

e vi invito a continuare ad amare quando arriverà il momento.

 

Félix Luis Viera

(da La patria es una naranja)

Traduzione di Gordiano Lupi


TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - R.O.C. N. 7205 I. 5510 - ISSN 1124-1276